REDAZIONE SIENA

Truffa dei labrador, condannato. Multa e confisca di due cani

Vendeva esemplari che non erano di razza pura, consegnandoli malati: uno era morto. Il contatto con i clienti su un sito internet, poi l’acconto ed il saldo alla consegna.

Deliziosi cuccioli di labrador (foto archivio): quelli venduti da un 61enne non erano puri

Deliziosi cuccioli di labrador (foto archivio): quelli venduti da un 61enne non erano puri

Giocava sui sentimenti. Sull’amore per i cani, sempre più membri a tutti gli effetti delle famiglie dove vengono accolti. Li vendeva mettendo annunci su uno dei siti internet più importanti d’Italia. Si faceva consegnare un acconto ma in alcuni casi, secondo quanto emerso in tribunale e dall’inchiesta della procura, il cucciolo non veniva consegnato. E il denaro pagato non restituito. Ad una famiglia aveva portato un labrador che, nel giro di breve, era morto. Ad un’altra cliente era stato dato un esemplare in precarie condizioni di salute, per di più neppure di razza come invece paventato dal 61enne. Che vive in un paese alle porte di Siena e già si trova ai domiciliari per un’altra truffa, commessa lontano da Siena. Ieri l’uomo è stato condannato dal giudice Francesco Cerretelli ad un anno e 7 mesi per il raggiro e per maltrattamento di animali. Dovrà pagare 8mila euro di multa. Due cani, che comunque non erano più nella sua disponibilità, saranno confiscati. Per una delle accuse il giudice ha dichiarato che non si deve procedere in quanto il reato è estinto stante la remissione di querela. L’uomo era difeso dall’avvocato Maurizio Forzoni.

Nell’abitazione del 61enne gli investigatori avevano trovato una femmina affetta da una malattia neurologica, unitamente ad un cucciolo con il manto tipico color miele sprovvisto però di microchip. Stava male, il pavimento della stanza era pieno di deiezioni. Di sicuro non l’ambiente adatto dove tenerli. Di qui il maltrattamento di animali. Quanto alle truffe, avvenivano come detto mettendo in vendita su un sito internet, nel periodo della pandemia, cuccioli di labrador. Gli venivano anticipati dei soldi – 150 euro, mediante bonifico per esempio – con il saldo al momento della consegna. Peccato che il cagnolino fosse in cattive condizioni di salute e, soprattutto, non di razza pura. Sicuramente verrà presentato appello contro la condanna.

La.Valde.