"Siate diffidenti come il vostro Questore". È questa la raccomandazione con cui Ugo Angeloni, capo della Polizia della Provincia di Siena, si è congedato dall’affollata platea che, ad Abbadia di Montepulciano, ha seguito il primo dei sette incontri organizzati dallo SPI-CGIL e dedicati al tema delle truffe telematiche e telefoniche, perpetrate ai danni non solo degli anziani. Molto più di un semplice consiglio o suggerimento quello rivolto dal Questore, quasi un appello, visto che dietro a questi atti odiosi vi sono autentiche organizzazioni criminali che sfruttano la fiducia del singolo, conoscendone le umanissime debolezze, e che possono essere fronteggiate, ma solo a patto di tenere ben precisi comportamenti. Accompagnato dal vice-Questore Francesco Verducci, specialista di cyber-security presso la Polizia Postale di Firenze, che ha esposto al pubblico il triste crescendo e la sempre maggiore raffinatezza dei reati di natura più tecnologica, Angeloni ha inquadrato questo grave problema con molta umanità: "Si tratta di reati odiosi, diretti verso categorie vulnerabili, che colpiscono i singoli e le famiglie con l’inganno, negli affetti più cari; ma si possono prevenire, e questo è l’oggetto della nostra campagna. Ci sono strategie e strumenti adatti – ha aggiunto il Questore –, bisogna diffondere la conoscenza del fenomeno, porre massima attenzione e, appunto, essere diffidenti". Angeloni ha spiegato che maggiori sono la consapevolezza dei singoli e i comportamenti autoprotettivi, minori sono le possibilità che il reato vada a segno. "Chi tenta di truffarci lo fa turbando la nostra quotidianità – ha affermato – e mettendoci ansia: noi dobbiamo bloccare ogni contatto e chiamare il 112, numero nazionale di emergenza, senza vergogna".
L’incontro è stato introdotto, per lo SPI-CGIL, dall’organizzatore Artimino Cappelli; in rappresentanza del Sindaco, Michele Angiolini, è intervenuta l’Assessora Lara Pieri che ha ammesso, nonostante la giovane età e il suo lavoro di insegnante, di essere stata per ben due volte vittima di truffe, poi sventate. Hanno dato un contributo molto utile al dibattito l’avvocata Angela Giomarelli, della Federconsumatori-CGIL, e il comandante della Polizia Municipale, Luca Batignani, che hanno portato testimonianze legate al territorio, alla vita quotidiana di chi vi abita, circostanze - che non riguardano solo gli anziani ma che si sono diffuse anche agli adolescenti - in cui ognuno si può riconoscere. "Si è vittima delle truffe perché ci si trova da soli contro autentiche organizzazioni - ha affermato Giomarelli -, per questo non bisogna vergognarsi ma occorre denunciare".
Diego Mancuso