REDAZIONE SIENA

"Tuo figlio ha avuto un incidente". Spillano oro e soldi ad una 83enne. Ma la polizia stradale li arresta

Sono stati intercettati sull’Autostrada del Sole da una pattuglia: traditi dal nervosismo. La pensionata riconosce i monili e le due persone ora in cella: proprio i due andati a casa.

La polizia continua a mettere a segno colpi per fermare il fenomeno delle truffe agli anziani

La polizia continua a mettere a segno colpi per fermare il fenomeno delle truffe agli anziani

di Laura Valdesi

Guardie e ladri. Le forze dell’ordine scovano chi truffa gli anziani della nostra città e li arrestano. I malviventi però continuano a colpire avendo un nutrito ’vivaio’ di persone a cui attingere per mandare in scena il loro copione preferito, quello del finto incidente al familiare. Che ferisce negli affetti la vittima e scioglie le sue riserve nel mettere a disposizione denaro e gioielli per aiutarli. Giovedì a mettere a segno il colpo, nel braccio di ferro fra guardie e ladri, è stata la polizia stradale di Orvieto. Ha arrestato in autostrada i presunti autori della truffa compiuta ai danni di una 83enne della provincia di Siena. Un raggiro avvenuto poco prima. Quando l’anziana ha riconosciuto non solo i suoi gioielli ma anche le persone che erano andate a casa sua, è scattato l’arresto. I due si trovano ora presso la casa circondariale di Terni.

Tante le truffe tentate, qualcuna anche riuscita, nei confronti degli anziani di Siena e provincia. Con la tecnica che è sempre la stessa. L’83enne presa di mira era stata chiamata al telefono da un uomo. Le comunicava che il figlio aveva provocato un gravissimo incidente nel quale erano rimaste coinvolte più persone. Perciò era stato trattenuto in caserma. Se voleva tirarlo fuori dai guai servivano soldi utili ad acquisire documenti dell’incidente e a fornire al proprio caro assistenza legale. Approfittando della comprensibile angoscia, aveva invitato la donna a mettere in un sacchetto tutto il malloppo, poi sarebbe passato un suo amico a rititarlo. Come sempre l’uomo la tratteneva al telefono senza permetterle di fare chiamate di riscontro, finché non suonava il campanello di casa. E si presentava il complice a cui la donna, spaventata dal fatto che il figlio si trovasse in difficoltà, consegnava il sacchetto con monili d’oro e denaro. Capito che era tutto un raggiro l’anziana ha fatto subito querela.

Qui entra in scena la polizia stradale di Orvieto. Notando una macchina con due uomini, abituati ad avere l’occhio clinico, facevano loro segno di farmarsi. Prima gli accertamenti sui documenti, patente e libretto. Come al solito. Visto però che si agitavano troppo rispondendo in maniera discordante alle domande, scattava la perqusizione del mezzo. Saltavano fuori monili d’oro e una consistente somma di denaro in un sacchetto di plastica. Sono bastate le verifiche nella banca dati per capire che c’era stata una truffa in provincia di Siena, poco prima. Proprio usando l’escamotage del finto incidente stradale di un familiare. Così avevano contattato l’anziana per farle vedere gli ori che subito riconosceva come suoi. Quanto ai due poi arrestati erano le persone giunte in casa sua.