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Turismo, novità e regole. Possibile il check-in on line ma verifiche in struttura

In una nota del Ministero dell’Interno che riguarda l’articolo 109 viene chiarito che i documenti degli ospiti devono essere controllati di persona.

Turismo, novità e regole. Possibile il check-in on line ma verifiche in struttura

Anche la Valdelsa è interessata dalla particolare tematica Self check-in talvolta complessa se non addirittura controversa

Self check-in, affitti brevi, locazioni turistiche, overtourism. Termini ed espressioni attuali – al centro dell’attenzione anche su scala internazionale in occasione del recente G7 del turismo – che riguardano sia gli operatori del settore e i cittadini che si recano in strutture turistiche per trascorrere periodi di vacanza. Anche la Valdelsa, con le sue attività di alberghi, bed and breakfast, case vacanze, è interessata dalla particolare tematica, talvolta complessa se non addirittura controversa. E’ di questi giorni una nota ufficiale del Ministero dell’Interno. Un documento per fornire le modalità operative riguardo all’applicazione dell’articolo 109 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e, in particolare, il self check-in. Sulla base di quanto rilevato, è possibile in sostanza il check-in on line, per velocizzare le procedure di accoglienza, ma all’arrivo del cliente la struttura ricettiva deve comunque verificare di persona i documenti di riconoscimento della persona che sarà ospitata. Un tema su cui punta l’attenzione anche Confcommercio Siena, settore turismo, attraverso un chiarimento a proposito di normative da osservare: "Non è il self check-in la modalità esclusiva, ma è necessaria la concreta verifica in presenza dell’identità personale da parte del gestore, attraverso il documento esibito dall’ospite". E’ quanto afferma Confcommercio Siena, per voce di Luisella Bartali, responsabile provinciale Federalberghi, che conta a livello provinciale oltre 150 strutture alberghiere associate a livello provinciale e un centinaio di bed and breakfast e case vacanze. "Negli ultimi anni è esploso il fenomeno delle locazioni turistiche, da parte di privati che mettono a disposizione appartamenti di loro proprietà per un certo periodo. In casi del genere è difficile che il gestore sia presente a ricevere il cliente per l’identificazione, a differenza d strutture nelle quale è attiva una reception. Non vogliamo fare di ogni erba un fascio: ci sarà senza dubbio un’impostazione professionale anche da parte di chi si dedica agli affitti brevi. Però è fondamentale il rispetto delle regole da parte di tutti. Per non cadere in meccanismi di concorrenza sleale – conclude Bartali - fra quanti operano, con attività differenti, all’interno dello stesso comparto turistico".

Paolo Bartalini