ANGELA GORELLINI
Cronaca

Tutela contro le violenze. Asl, nuovo dipartimento: "Così diritti più garantiti"

Il dg Antonio D’Urso ha presentato la riorganizzazione diretta da Pasquale Macrì. Il procuratore Boni: "Il 25 per cento del nostro lavoro sono casi da codice rosso".

Tutela contro le violenze. Asl, nuovo dipartimento: "Così diritti più garantiti"

La presentazione del dipartimento di Medicina legale e Tutela dei diritti in sanità dell’Asl Toscana sud est da parte del direttore generale Antonio D’Urso, presente tra gli altri il procuratore Andrea Boni

Tutela dei diritti, consenso alle cure, suicidio assistito, disuguaglianze, responsabilità professionale, violenza di genere, sicurezza: il mondo è in continua evoluzione e il cambiamento va capito e supportato, talvolta combattuto. Il nuovo dipartimento di Medicina legale e Tutela dei diritti in Sanità dell’Asl Toscana Sud Est, diretto dal professor Pasquale Macrì, si pone così come il luogo giusto per "un approfondimento, uno studio e un rilancio" di tutte le tematiche di attualità. In esso convivono e si intrecciano due anime: medicina legale e gestione delle responsabilità sanitarie; promozione ed etica della salute. La prima area provvede, tra le altre cose, a tutelare i diritti risarcitori; diminuire la sinistrosità; conseguire risparmi attraverso la trattazione diretta. L’altra area promuove e sostiene il potenziale di salute e di benessere; individua percorsi che tengano conto delle differenze di genere, combatte le disuguaglianze sociali e di salute…".

Questo grazie a una dimensione ‘a rete’. "Il nuovo dipartimento unisce strutture e articolazioni già presenti – spiega il dg dell’Asl, Antonio D’Urso –. La medicina legale e la tutela dalla violenza e dalla violenza di genere sono due temi rilevanti, uniti da un unico fattore, la tutela dei diritti, la tutela delle persone in quanto tali". Sulle aggressioni ai sanitari. "Gli episodi stanno superando ogni limite – sottolinea D’Urso –. Come Federazione italiana delle Aziende sanitare abbiamo chiesto che ci sia l’arresto anche in presenza di flagranza differita, avendo le nostre strutture strumenti di protezione passiva. Le regole del gioco devono essere ripristinate: i nostri professionisti devono sentirsi protetti. Un intervento dell’esercito? Servono misure più forti ed energiche, ma la militarizzazione mi sembra eccessiva".

"Sono compiaciuto della possibilità che Regione e Asl Tse hanno dato alla Medicina legale a tutela dei diritti dei cittadini e dei professionisti della nostra Azienda – afferma il direttore Macrì –. Mi sono impegnato da subito e mi impegnerò a dare concretezza al mandato". A presentare il dipartimento anche Vittoria Doretti, direttrice dell’Area Promozione ed etica della salute. "Non va dimenticato l’aspetto legato alla promozione della salute – afferma –: una visione innovativa che unisce e rafforza la Medicina legale".

"Il 25 per cento del nostro lavoro è con casi da codice rosso. Una sinergia è necessaria e il dipartimento rappresenta un passaggio importante per andare avanti", le parole del procuratore della Repubblica di Siena, Andrea Boni.