Tutti commossi per il veterano. Adriano Garosi è ’tornato a casa’ per una serata di calore e amicizia

Lo storico figurante del Bravìo accolto dalla sua Montepulciano con affetto: "Bello ritrovarci in armonia"

Tutti commossi per il veterano. Adriano Garosi è ’tornato a casa’ per una serata di calore e amicizia

Tutti quanti ad accogliere Adriano Garosi, poliziano purosangue, storico figurante del Bravìo delle Botti che, a 77 anni, non ha saltato nemmeno una delle prime quaranta edizioni della manifestazione

Una sorta di ’ritorno a casa’ che, nonostante le giornate eccezionali, è riuscito a fare scalpore, richiamando, sotto la gigantografia che lo vede nei panni di figurante, giovani che di lui avevano sentito solo parlare, dirigenti vecchi e nuovi del Bravìo delle Botti, semplici amici, tutti un po’ emozionati e commossi. Protagonista di questa rentrée, Adriano Garosi, 77 anni, poliziano purosangue, l’unico figurante del corteo storico del Bravìo a non aver saltato nemmeno una delle prime quaranta edizioni. Una figura popolare e amata, una persona semplice ma seria e orgogliosa, che il Magistrato delle Contrade ha scelto tra i simboli del cinquantennale, riproducendo appunto in grande formato una sua immagine, negli immancabili panni storici del Magistrato.

Una diecina di anni fa, con la sorella Adriana, il saluto alla sua Montepulciano, per motivi familiari: ma il cordone ombelicale non si è mai rotto e i dirigenti del Bravìo, Andrea Biagianti in testa, lo hanno voluto a tutti i costi per una serata che ha avuto veramente il sapore dolce dell’affetto e della riconoscenza. "Don Marcello (il sacerdote inventore del Bravìo, ndr) si offese – ha ricordato Adriano – perché avrebbe voluto che mi vestissi per il Poggiolo, la sua contrada; ma la proposta era arrivata prima da Collazzi e ormai avevo preso l’impegno".

Adriano era profondamente inserito nella vita cittadina, per una ventina d’anni è stato suo il delicato posto di controllo allo ’sbocco del Macellino’, durante le prove notturne con le botti. Ha ricordato, divertito, la trasferta del corteo storico in Croazia, con il pullman scortato dalla polizia fino all’albergo, e ha ribadito il suo credo, "stare insieme con la gente, in armonia, in amicizia".

La serata si è conclusa intorno al desco della sua contrada, Collazzi, che l’ha voluto ospite, insieme alla famiglia. Ora l’attenzione si sposta sul Corteo dei Ceri che questa sera, dalle 21, nella cittadina illuminata solo da torce e fiaccole, rievocherà la medievale offerta dei ceri da parte delle contrade al co-patrono San Giovanni Decollato. Posti da giorni completamente esauriti sulle gradinate di piazza Grande, in attesa di uno spettacolo inedito, auto-prodotto dal Magistrato delle Contrade per i 50 anni della festa, con il Movimento Creative Label e il musicista Davide Vannuccini.

Diego Mancuso