
Si chiama "Le chitarre del cambiamento" la serata dalle 20 di questa sera organizzata dal Circolo Arci di Ravacciano, dove...
Si chiama "Le chitarre del cambiamento" la serata dalle 20 di questa sera organizzata dal Circolo Arci di Ravacciano, dove trionfano gli anni sessanta, grazie al contributo di musicisti-collezionisti, in primis Michele Landi. "Faremo la serata – ci dice lo stesso protagonista – con l’esposizione di chitarre elettriche italiane del periodo Beat anni ’60 con discussione insieme allo storico Michele Masotti e dimostrazione sonora di alcuni modelli fatta da Giulio Stracciati. Poi dopo l’apericena gireremo un po’ di dischi!".
Il titolo della serata da dove viene? "La serata si chiama Le chitarre del cambiamento – prosegue l’eclettico Landi – in riferimento alla conversione industriale che ci fu alla fine degli anni cinquanta, quando l’industria della fisarmonica, con l’avvento del rock and roll, ha spostato la voglia di suonare dei giovani sulla chitarra elettrica, permettendo dai primissimi anni ’60 a questi di formare i complessi che poi hanno creato da li a poco il fenomeno beat".
Cosa potremo vedere in questa serata? "Saranno esposte circa venti chitarre tutte elettriche Italiane dal ’59 al ’68 della mia collezione Suono 60, ci sarà poi una discussione con me e Michele Masotti e alcune saranno suonate da Giulio Stracciati che ne evidenzierà le caratteristiche. Dopo molti anni si ripresenta l’occasione di vedere questi strumenti all’attento Circolo Arci di Ravacciano, sempre pronto a proporre eventi che uniscono la cultura al divertimento". Bella occasione per mettere insieme cultura musicale e divertimento, ma anche con una sensibile attenzione a un mondo artigianale, quello degli strumenti prodotti e costruiti in Italia, che purtroppo abbiamo perso, travolti dalle costruzioni più economiche del mondo industriale dell’oriente.
Massimo Biliorsi