Sinalunga non perde il suo cinema. A Uci, che da ieri, dopo una ventina d’anni, ha lasciato la gestione della multisala di via Pasolini (indirizzo quanto mai evocativo), subentra Notorious Cinema, una realtà più contenuta, ma già presente nel Milanese e a Cagliari, Ferrara e Rovigo, che a brevissimo, da venerdì 13, riaprirà la struttura. A dare la notizia è Edo Zacchei, sindaco del centro della Val di Chiana, che fin dall’annuncio del disimpegno di Uci, frutto di una razionalizzazione su scala nazionale, ha seguito con grande attenzione la vicenda che, inevitabilmente, aveva suscitato perplessità e anche timori. "Ho avuto colloqui telefonici con il vertice di Notorious – informa Zacchei –, a breve seguiranno incontri, ma ho ricevuto comunque la conferma dell’impegno di questa società, che opera da anni nel settore. Anche se non direttamente coinvolti nel business, siamo spettatori interessati, per il servizio che la multisala rappresenta e per la presenza sul nostro territorio di un volume non trascurabile" (ben nove le sale ospitate dall’edificio, con oltre 1.700 posti, oltre ai locali di servizio, ndr). "I contatti sono stati positivi – prosegue il sindaco di Sinalunga –, l’impressione è che la nuova gestione voglia lavorare più a stretto contatto con l’area, attraverso progetti che poi conosceremo nel dettaglio ma che da una parte potrebbero fare tesoro delle esperienze passate, da un’altra introdurre anche novità".
Sul piano dell’occupazione, altro tema centrale in situazioni come questa, non si sono registrati allarmi quindi il personale, che comprende anche residenti del posto, non dovrebbe subire contraccolpi. Non solo per Sinalunga la presenza della multisala, nata come Hollywood e poi diventata Uci, rappresenta una realtà di assoluto rilievo: la progressiva scomparsa dei cinema distribuiti nei comuni e la concentrazione in realtà più complesse, ha creato nella Val di Chiana senese due poli, Chiusi e appunto Sinalunga, al di fuori dei quali per il grande schermo occorre puntare verso Castiglione del Lago, Cortona o Siena. E se Uci, accanto alla programmazione cosiddetta ’mainstream’, proponeva anche opere di nicchia (un tempo si sarebbero chiamate "d’essai") il fatto che il nuovo gestore abbia preso a prestito il nome da uno dei capolavori di Hitchcock, lascia intendere una passione per il cinema di qualità, quello al quale stuoli di spettatori sono legati e del quale, nonostante l’imperversare delle serie televisive, continuano a sentire il bisogno.
Diego Mancuso