
Tetiana
San Ginignano (Siena), 31 marzo 2022 - Questa volta la missione di solidarietà e di aiuto per chi è scappato dalla guerra è stata affidata alle mani del primario di Neurochirurgia delle Scotte, Giuseppe Oliveri e la sua equipe di sala operatoria. Lo stesso primario che a giugno 2020 eseguì un delicato intervento chirurgico su Alex Zanardi, dopo lo schianto contro un camion mentre si trovava a bordo della sua handbike. Sempre Oliveri, aveva assistito anche il campione del mondo Paolo Rossi, durante i suoi ultimi giorni di vita alle Scotte. Stavolta le sue mani hanno lavorato a un delicato intervento chirurgico su una ragazza ucraina, Tetiana, di 30 anni, oggi già operata e convalescente a San Gimignano, ospite della zia Svitlana.
La 30enne era affetta da discopatia cervicale con grave compressione sul midollo spinale diagnosticata dai medici di Leopoli e doveva essere operata a Kiev il 29 marzo. Fuggita con poche cose e dopo quattro lunghi giorni, un’odissea, è arrivata a casa della zia Svitlana, moglie del medico di famiglia Piero Marzi.
«Il calvario di Tetiana era cominciato a metà febbraio quando i medici della città di Leopoli - racconta Marzi - le hanno diagnosticato la grave discopatia cervicale con compressione midollare e doveva essere operata in neurochirurgia a Kiev. Era tornato a Leopoli il suo compagno dalla Turchia dove lavora come esperto nel campo logistico-informatico per assistere Tetiana e si è invece subito arruolato per difendere la sua terra, il suo Paese".
La famiglia della 30enne ha lasciato la casa di Leopoli ad alcune famiglie di amici fuggiti dalle città bombardate e distrutte dai missili russi. La ragazza con difficoltà di movimento agli arti superiori si era poi messa in viaggio per San Gimignano. Ci sono voluti quattro giorni interminabili, un vero calvario con ogni mezzo di trasporto, per arrivare dalla zia Svitlana. Il dottor Marzi si è invece preoccupato per i documenti e per l’accoglienza ai rifugiati dalla guerra, dall’ufficio del comando dei vigili urbani agli uffici Urp per l’ospite straniero e agli uffici della Asl per i relativi documenti sanitari.
«Ho parlato personalmente con il professor Giuseppe Oliveri - racconta Marzi - spiegandoli il delicato caso. ’Me la porti tra 2 ore’ la risposta di Oliveri. Senza battere ciglio e dopo la visita ha detto: ’La signorina si deve operare. Dovrei riuscire a inserirla nella lista della prossima settimana’. Così è stato".
Domenica il ricovero, lunedì l’intervento, mercoledì le dimissioni dal Policlinico per un lungo periodo di convalescenza. Con il saluto affettuoso del professore a Tetiana. "Ognuno in questa vicenda si è impegnato per la buona riuscita. Grazie", è la riflessione del dottor Marzi.
«Il padre di Tetiana – racconta ancora il medico – mi ha chiamato ringraziandomi per quello che avevamo fatto per sua figlia. Gli ho risposto che si deve dire grazie a lui, alla sua nazione, al suo popolo, per quello che stanno facendo anche per noi".
Romano Francardelli