RICCARDO BRUNI
Cronaca

Un capolavoro ritrovato: "Il Maestro dell’Osservanza e la Pala tornata a casa"

Axel Hémery, direttore Pinacoteca: "Una storia esemplare, opere importanti riunite grazie alla collaborazione di altri enti". L’idea di Bagnoli, il ruolo degli Amici.

Un capolavoro ritrovato: "Il Maestro dell’Osservanza e la Pala tornata a casa"

Un capolavoro ritrovato: "Il Maestro dell’Osservanza e la Pala tornata a casa"

"La storia di questa pala è una storia esemplare, racconta di come la nostra Pinacoteca è riuscita a riunire opere così importanti". Il direttore della Pinacoteca di Siena, Axel Hémery, ha descritto con queste parole l’ultima operazione portata a termine con successo, che è stata presentata ufficialmente al pubblico ieri mattina, ovvero la ricomposizione della Pala del Maestro dell’Osservanza.

Un’operazione resa possibile grazie alla collaborazione con l’associazione Amici della Pinacoteca di Siena, al sostegno di Pianigiani Rottami e Rotary Club Montaperti, in una sinergia che ha consentito al capolavoro, dovuto al pittore senese attivo tra il 1425 e il 1450, di entrare definitivamente nel patrimonio del museo, riunendo finalmente la pala d’altare che raffigura la Madonna in trono, con il bambino in piedi tra Sant’Ambrogio e San Girolamo, con la predella dove al centro è rappresentato il Crocifisso, con i dolenti e ai lati gli episodi di Sant’Ambrogio che scaccia gli ariani e San Girolamo penitente nel deserto.

"Un lavoro di ricostruzione che rende giustizia alla qualità dell’opera – ha sottolineato ancora il direttore della Pinacoteca – e che ci consente di esporre un capolavoro assoluto del Quattrocento senese. Un altro risultato ottenuto grazie alla collaborazione con altri enti e con l’associazione degli Amici della Pinacoteca, e grazie anche all’autonomia della Pinacoteca stessa, che come ente autonomo adesso può muoversi in modo più rapido quando si tratta di operazioni di questo tipo".

L’iniziativa nasce da un progetto ideato da Alessandro Bagnoli. Per ricomporre le due parti della pala è stato necessario ricostruire alcune porzioni della carpenteria architettonica, affidandosi al progetto dell’architetto Simone Lucii, affiancato da Elisabetta Belli, che è stato realizzato da Stefano Butti e dal figlio Daniele. Le operazioni si sono svolte sotto l’attenta supervisione di Elena Pinzauti, funzionaria restauratrice della Pinacoteca Nazionale, e la mediazione dell’Arcidiocesi. Una vera sinfonia di enti che hanno collaborato per restituire alla città di Siena un altro pezzo pregiato da inserire nella collezione del museo che ne racconta la storia artistica.

"Un momento davvero importante – ha aggiunto la presidente degli Amici della Pinacoteca, Donatella Capresi – in un programma che quest’anno abbiamo deciso di dedicare proprio alla pittura senese del Quattrocento".