MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Un cencio con il tocco magico di Renato Guttuso

Drappellone dipinto per la carriera del 2 luglio 1971 vinta dalla Giraffa con Orbello e Bazza

Significativo che per la carriera del 2 luglio 1971 l’incarico del drappellone venga affidato a Renato Guttuso e tutto magicamente cambia. I nostri cenci diventano oggetti d’arte ma soprattutto acquistano un sostanziale valore temporale, cioè rappresentano al meglio la pittura del momento. Guttuso offre un’immagine semplice, immediata ma di grande coinvolgimento emotivo. Si può essere semplici ma allo stesso tempo offrire una pittura di altissimo valore, offrendo anche l’occasione per rinverdire l’immagine palio che diventa fortemente popolare ma senza retorica, sfrondata dagli orpelli mediovaleggianti.

Il Palio è la festa dei senesi e Guttuso realizza una sorta di ‘Vucciria’ tutta senese, dove volti e bandiere salgono in un pathos che arriva diritto in cielo. Un magma di colori e passioni. Il vero senso di sacro e profano. La bellezza va oltre l’immediatezza e racconta il Palio non come corsa, nonostante la bellezza del cavallo teso alla vittoria in basso, ma come festa spontanea, sempre nuova e sempre da raccontare. Una magnificenza da cui non si poteva più tornare indietro ed infatti è stato proprio così. Oggi tutta Siena invidia i giraffini che se lo portarono via con il passo vincente di Orbello e Bazza.

Massimo Biliorsi