Personale, parola chiave da mesi nella nostra sanità. Del Piao fa parte anche il piano triennale del fabbisogno di operatori e medici. Che delinea le necessità dell’Azienda fino al 2027 tratteggiando un quadro che tiene conto della compatibilità con i vincoli della finanza pubblica, "prevedendo l’avvio di un percorso di riequilibrio in termini di teste e di costi dopo la fine del periodo d’emergenza" collegato alla pandemia.
Ma quante persone lavorano alle Scotte? Un piccolo esercito, in verità. A fine dicembre scorso risultavano 2724 dipendenti a tempo indeterminato, 40 a tempo determinato, 53 con incarico libero professionale (di cui 21 finanziati con fondi privati). E ancora: 19 con contratto di somministrazione lavoro, tre specialisti ambulatoriali interni. A cui si aggiungono 178 dipendenti universitari convenzionati (docenti e personale non docente).
Il costo del personale di competenza per il 2024 sarà pari a 156 milioni 858mila euro, al lordo di oneri ed irap, oltre ad altre voci quali rimborsi spese. "Dati da ritenersi ancora provvisori – si dice nel Piano – visto che il bilancio consuntivo non è ancora chiuso".
Sulla base delle indicazioni regionali, il policlinico a partire dalla fine del 2021 ha progressivamente ridotto il numero del personale in servizio. Si fa presente però che "l’Azienda presenta ad oggi incrementi nelle attività a cui si aggiungono ulteriori e importanti cessazioni che rendono necessario il reintegro delle unità mancanti ed il sostanziale mantenimento degli organici, pena il rischio del blocco dei servizi. Nel corso del triennio 2025-2027 è programmata una rivalutazione in particolare delle dotazioni di personale inquadrato come oss per cui, nel frattempo, sono stati sostenuti i servizi con assunzioni a tempo determinato. Con riferimento all’area della dirigenze servono risposte a settori essenziali caratterizzati da sofferenza organizzativa, anche a seguito di un turn over ancora da coprire tenuto conto delle procedure concorsuali e/ o di mobilità in corso. Tra questi si segnala – si legge ancora nel Piao – l’area della radiodiagnostica, gastroenterologia, i settori coinvolti nelle attività legate ai trapianti complessivamente intese (cardiochirugia, cardiologia, chirurgia toracica, trapianti di rene). Si terrà conto in particolare delle necessità di garantire i servizi di continuità assistenziale".
La.Valde.