Andrea Coghe è diventato un punto di riferimento in Piazza del Campo. Si vede dallo ’struscio’ delle dirigenze. Quando si fermano a parlare con il fantino non è solo per un saluto veloce, c’è di più. Tempesta, infatti, dopo i tre big, avrà la possibilità di montare un cavallo importante. Intanto ieri ha portato al canape Tottugoddu, uno dei nomi più chiacchierati per il lotto di luglio.
Partito benissimo e girato primo a San Martino: prove di Palio?
"Magari, ci farei la firma di poterlo montare. Battute a parte, rispetto agli altri anni ha bisogno di un pochino di tempo in più per entrare in condizione. Il fermo causato dalla pandemia si sente. Avendo solo lui e Lauretta al Protocollo cercherò di scandire la preparazione per portarli pronti per il Palio, non devono essere in forma adesso: magari le prime uscite le faranno più tranquille. Due anni di fermo i cavalli anziani li sentono".
Coghe prontissimo invece.
"Come sempre. C’è tanta voglia, semmai".
Molte strade aperte: il Leocorno parla di Andrea, il Drago. E non solo.
"Con le Contrade che hai nominato il rapporto è buono. Ma ce ne sono anche altre. Sono contento del lavoro svolto e della fiducia che mi stanno dimostrando. Confesso che esistono anche rapporti nuovi rispetto a quelli passati, mi si è aperto un bello scenario. Sono contento".
Un Coghe prudente.
"Corrono quattro Contrade, è presto per sbilanciarsi. Poi c’è Gingillo che va via con il camioncino , ascolta (scherza, ndr). Riuscire a gestire la situazione non è semplice perché per la prima volta mi trovo a fare un Palio un pochino più ampio. Sono contento delle persone che mi stanno vicino: cercherò di spendere parole che potrò rispettare".
La.Valde.