Raccontiamo uno degli ultimi drappelloni prima della ‘grande svolta’ degli anni settanta: quando si comincia ad affidare l’opera ad artisti internazionali. Per l’agosto del 1969 si ricorda il settimo centenario della sua scomparsa nell’infausta battaglia di Colle val d’Elsa, evento ricordato con piacere appena qualche chilometro da Porta Camollia. Il drappellone in questione è realizzato da Enea Marroni, artista vissuto dal 1920 al 1987 e che molti non esperti d’arte ricorderanno come l’autore di nove preziose vignette nello splendido volume ‘Il Palio di Siena’ del 1950, che si avvale di una nota introduttiva di Arrigo Pecchioli. Eccoci all’opera paliesca di Marroni: un Provenzano sprezzante del pericolo sovrasta tutto e tutti a cavallo di un altrettanto lanciato e ardimentoso cavallo, immagine che domina il cencio. Sopra lo skiline di Siena guarda attonita il suo grande eroe. E sopra ancora, oltre il tumulto della battaglia, ecco l’Assunta che veglia su uno dei suoi figlio prediletti, pronto al sacrificio al cammino inarrestabile della storia. Un’opera che potete oggi vedere nel museo della Contrada del Nicchio dopo la corsa vincente di Topolone e Rondone.
Massimo Biliorsi