Ieri pomeriggio si è tornati, dopo tanto, a parlare in sede istituzionale della stazione MedioEtruria. Al ministero delle Infrastrutture si è riunito il tavolo tecnico con il ministro Matteo Salvini, i presidenti di Toscana e Umbria, Eugenio Giani e Donatella Tesei, per tornare a ragionare della prospettiva. Prossimo appuntamento il 30 giugno. Ma intanto c’è una novità non di poco conto: due giorni fa l’Umbria ha approvato il documento programmatico preliminare al Piano regionale dei trasporti 2022-2032.
E in quel documento si mette nero su bianco la preferenza per Creti-Farneta. "Tale collocazione – si legge nel documento – risulta baricentrica rispetto ai tre capoluoghi di provincia e caratterizzata da un’elevatissima accessibilità territoriale garantita dalla viabilità extraurbana principale e da quella autostradale". Il riferimento è al raccordo Perugia-Bettolle, svincolo Foiano, e di conseguenza al vicino casello dell’A1.
In realtà anche ieri il governatore toscano Giani ha ribadito che prima è necessario decidere di fare l’opera, poi di arrivare alla scelta delle collocazione grazie alle considerazioni dei tecnici. Un passaggio che Giani aveva ribadito anche pochi giorni fa a Siena, all’indomani del dibattito suscitato della sua uscita interpretata come pro Rigutino.
Sul tavolo, com’è noto, tre ipotesi: quella appunto più vicina ad Arezzo, quella intermedia di Creti-Farneta, quella delle Tre Berte, inserita dalle amministrazioni del territorio nel piano strutturale sovracomunale.
Intanto però l’Umbria ipotizza apertamente quella che si era sempre saputo fosse per lei la soluzione migliore, perché la più vicina a Perugia. Partendo comunque dalla necessità di fare l’opera prendendo a esempio l’analogastazione MedioPadana, passata da 12 a 76 treni e circa quattromila passeggeri al giorno. Anche se non sfugge alla Regione Umbria la principale debolezza della soluzione, la mancanza cioè di collegamento ferroviario, tant’è che "in una prospettiva di lungo periodo c’è la possibilità di prevedere una connessione ferroviaria trasversale, di circa 20 km, tra le stazioni di Terontola e Foiano della Chiana, realizzando la possibilità di interconnettere tra loro e con la nuova stazione i tre capoluoghi provinciali".
Orlando Pacchiani