Il 4 aprile era stato convocato per il 17 di questo mese, l’8 era stato spostato al 24, ieri è stato rinviato a data da destinarsi. È un tavolo in perenne movimento, quello che a Palazzo pubblico dovrebbe riunire i soggetti imprenditoriali e istituzionali interessati al progetto del Biotecnopolo. Nessuna colpa specifica del Comune, nel caso. È la materia stessa che è quantomai ’liquida’, tra passi in avanti e frenate, dichiarazioni e smentite, ora l’annuncio dell’approvazione del nuovo statuto da parte del cda che però, nella sostanza, in pochi per ora hanno potuto vedere e soppesare in tutti i suoi risvolti.
"A seguito dell’approvazione dello Statuto – si annuncia nella nota stampa del Comune –, avvenuta al termine del consiglio di amministrazione lo scorso venerdì 19 aprile, per permettere a tutti gli attori coinvolti nel progetto di conoscere le linee di indirizzo del documento e in attesa della nomina del direttore generale da parte del Ministero della salute, l’amministrazione comunale ha condiviso la decisione di rimandare l’incontro previsto per mercoledì 24".
Ovvio che avrebbe poco senso incontrarsi senza conoscere a fondo quanto previsto nel nuovo statuto, che per esempio istituisce il direttore generale e cambia il ruolo di Tls. Una variabile, quest’ultima, su cui il consigliere comunale Pd Alessandro Masi ha già sollevato perplessità. E che tocca anche Anna Ferretti di Progetto Siena: "Credo che se il sindaco aveva bisogno di capire cosa era nel concreto il Biotecnopolo e il Centro antipandemico – afferma Ferretti – il tavolo era quanto mai necessario perché si potesse chiarire le idee, specialmente ora con le modifiche fatte. Forse nello Statuto modificato non c’è solo l’uscita di Tls dai soci fondatori, ma sono cambiate anche le linee di indirizzo?".
Dal fronte di Azione, che ha lanciato annche una petizione a favore del Biotecnopolo, Antonioo Zambito Marsala della segreteria regionale afferma: "Azione Siena reputa molto positivi gli ultimi sviluppi nella stesura dello statuto del Biotecnopolo. Tuttaviava ribadito che ancora lo statuto non è stato approvato definitivamente dai quattro ministeri coinvolti".