
Sono trascorsi sette anni dall’inizio dello scavo del Bagno Grande, molte persone sono arrivate, altre se ne sono andate ma...
Sono trascorsi sette anni dall’inizio dello scavo del Bagno Grande, molte persone sono arrivate, altre se ne sono andate ma tre figure fondamentali hanno contribuito in maniera significativa, a portare all’attenzione della comunità scientifica internazionale i risultati del sito archeologico. La più importante rivista specializzata in archeologia, Archeo diretta da Andreas Steiner, ha chiesto proprio a loro tre un commento all’interno di una monografia dedicata interamente ai ritrovamenti di San Casciano dei Bagni.
Jacopo Tabolli, professore dell’Università per Stranieri di Siena e direttore scientifico insieme al direttore dello scavo Emanuele Mariotti e a Ada Salvi, funzionaria della Sovrintendenza di Siena, Arezzo e Grosseto, hanno così ripercorso la ‘cronistoria della ricerca’. "Questo racconto nasce infatti da una serie di lectures che abbiamo tenuto in questi anni – scrivono – e tra tutte il testo ripercorre fedelmente in particolare quella tenuta ad aprile 2024 al Museo del Louvre. Questo volume è però anche l’occasione di ribadire come la nuova stagione di ricerca affondi le proprie radici all’interno delle indagini precedenti, che hanno caratterizzato il territorio negli anni e, soprattutto, muova i passi dalle domande alla base della ricerca che la comunità stessa di San Casciano ha posto agli studiosi, in particolare a partire dai primi anni Novanta. Ripercorrere la ricerca su San Casciano dei Bagni significa, come è evidente da queste pagine, anche raccontare la storia del paese e del suo territorio, dall’antichità all’età contemporanea".
Il confronto tra istituzioni, tra diverse comunità scientifiche e soprattutto il dialogo costante con la comunità locale hanno creato un paradigma valido per le ricerche future. La valorizzazione dei risultati dello scavo attraverso le mostre al Quirinale, ai Musei archeologici nazionali di Napoli e di Reggio Calabria, e assieme i due documentari realizzati da Rai Storia hanno dato vita a un racconto ancora aperto con il pubblico nazionale.
Infine Tabolli, Mariotti e Salvi concludono "Siamo grati alle colleghe e ai colleghi che con il loro lavoro stanno cosí generosamente partecipando alla ricerca e, assieme a loro, alle studentesse e agli studenti che ogni anno scavano con noi al Bagno Grande. Questo volume è però soprattutto dedicato alle sancascianesi e ai sancascianesi, nella speranza che queste pagine che accolgono cosí tante suggestioni da loro nate restituiscano, almeno in parte, il senso di gratitudine per la loro accoglienza in questi anni".
Federica Damiani