Erano in ventimila, seggiola più seggiola meno, a sedere a tavola ieri sera nei diciassette rioni per il rito della cena della vigilia. Cena della prova generale vera e propria per le dieci che stasera si contenderanno il Palio, comunque un cenino per stare insieme per le altre sette. La contabilità non è alla virgola, chiaro, ma quello è l’ordine di grandezza, contando che le dieci stasera al canape hanno superato i quindicimila commensali.
Partendo da piazza Jacopo della Quercia, l’Aquila ha messo a tavola 1400 commensali sotto il Facciatone. Per la Giraffa erano in 1100 seduti per la cena in piazza Provenzano. Quindi la Selva, sempre in uno scenario meraviglioso: 1200 a cena in piazza San Giovanni, davanti al Battistero.
Per l’Onda tradizionale apparecchiatura lungo via Duprè, per 1200. Lungo la propria via principale anche il Nicchio: 1850 a tavola in via dei Pispini. La Tartuca come di consueto al prato di Sant’Agostino, cena per 1500.
L’Istrice ormai da molti anni tiene la cena della prova generale in piazza Chigi Saracini, all’interno di porta Camollia: 2600 i commensali ieri sera.
Per il Drago, cena della prova generale per 950 come da tradizione nel chiostro di San Domenico. La Torre ha messo a sedere 2050 commensali in via Salicotto. Infine per la Chiocciola 1800 i partecipanti alla cena in via San Marco. Più tutti quelli delle Contrade che non corrono. Totale, appunto, circa ventimila.
Una straordinaria tavolata collettiva in attesa della giornata di oggi. L’appuntamento che rappresenta il culmine degli appuntamenti serali in Contrada, dopo le cene dei giorni precedenti.
Il sindaco Nicoletta Fabio era a cena nell’Istrice, insieme tra gli altri a prefetto, questore, presidente della Provincia.