MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Una poltrona per due, dal 2019. Tittia e Brigante si sono spartiti gli ultimi sette successi in Piazza

Dieci vittorie l’uno, tre l’altro: sono i due fantini da battere in questo frangente storico del Palio. Le strategie, i rapporti con le Contrade, le scelte decisive alla mossa: ritratto di due protagonisti.

Una poltrona per due, dal 2019. Tittia e Brigante si sono spartiti gli ultimi sette successi in Piazza

La mossa del Palio di luglio, finita al centro delle polemiche

Giovanni Atzeni detto Tittia e Carlo Sanna detto Brigante, ovvero l’altra faccia della luna oltre Scompiglio e Gingillo, sono semplicemente gli assi ’pigliatutto’ dal 2019. Per trovare la vittoria di un altro fantino dobbiamo risalire allo straordinario del 20 ottobre 2018, quando Remorex arrivò scosso al bandierino, precedentemente montato da Tempesta. Da allora Tittia si è portato a casa cinque vittorie (consecutive) su sette disputate, mentre i due successi consecutivi delle ultime Carriere sono di Brigante, a cui dobbiamo aggiungere quella ancora recente del 2018. Una strategia vincente quella di Tittia, che dove monta e dove offre tutto sé stesso per portare a casa il successo.

Nel successo, anche se scosso, di Brigante dello scorso anno, era infatti partito nettamente in testa nella Giraffa e solo la caduta al primo San Martino gli ha probabilmente negato il sesto Palio consecutivo. Lo stesso lo possiamo dire per l’ultima Carriera, dove parte di nuovo in prima posizione. Sono due fantini che sanno scegliere, e se lo possono permettere, il cavallo adatto alle loro esigenze e anche la migliore strategia da mettere in atto. Hanno una parte di Contrade su cui contare, che guardano dodici mesi all’anno con attenzione alle loro scelte, ai soggetti che prediligono.

La loro strategia all’ultimo Palio di luglio è palese e infatti, pur essendo alti alla mossa, partono primo e secondo. Giovanni Atzeni ha raggiunto il successo al suo ottavo Palio, quello del 2 luglio 2007 con Fedora Saura, mentre Carlo Sanna è arrivato ad alzare il nerbo al bandierino per la prima volta alla sua settima Carriera, il 16 agosto 2017 con Porto Alabe. In questo caso la differenza è minima, anche se stiamo parlando di un fantino che ha vinto dieci volte e un altro tre, ma anche la differenza anagrafica fa peso. Tittia è infatti nato nel 1985 e Brigante nel 1989 ma soprattutto uno ha corso 38 volte e un altro 16. Tittia mostra di saper variare i giubbetti, ne ha indossati dodici, mentre Brigante otto.

Le Contrade dove ha corso di più l’Atzeni sono il Nicchio e l’Oca, sette volte, mentre il Sanna mostra una predilezione per l’Onda, con cinque presenze. Entrambi non hanno mai corso nella Chiocciola, nella Lupa, nella Pantera, Torre e Valdimontone. Chi potremmo affiancare fra i fantini ’emergenti’, se è lecito poi adoperare questo termine, da mettere nel futuro del Palio per degni successori?

È ovvio dare un’occhiata all’ultima Carriera, quella di luglio. C’è indubbiamente Sebastiano Murtas in arte Grandine, buona la sua prova con il promettente Ares Elce, che comunque è già al suo dodicesimo Palio, ed Enrico Bruschelli da cui si attende molto, visto che ha già otto Palii alle spalle. Gli altri tutti rimandati, da Tambani esordiente a Turbine con nove Palii disputati, per arrivare a Tamurè e Tempesta, il primo con 4 Carriere ed il secondo con esattamente il doppio. Tittia e Brigante hanno ancora molto distacco da possibili giovani alternative.