ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Una poltrona per due. Provincia, verso la sfida tra Carletti e Serragli con l’incognita civici

Pd, in pole la sindaca di San Casciano dei Bagni, ma restano in corsa. Pescini e Marrucci. Il centrodestra tenta il dialogo con Pii di Colle Valdelsa.

Una poltrona per due. Provincia, verso la sfida tra Carletti e Serragli con l’incognita civici

Agnese Carletti

I giochi saranno ufficialmente completati solo nei prossimi giorni, ma la strada sembra ormai è tracciata. Nel Pd, pur tra qualche mugugno incarnato apertamente dalle Crete senesi e dal Chianti ma non solo, alla fine si dovrebbe andare sulla candidatura di Agnese Carletti, sindaca di San Casciano dei Bagni. Di fronte avrà con ogni probabilità Alessio Serragli, sindaco di Monticiano, che parte dalla base del centrodestra per provare a far convergere sul suo nome anche i voti civici sulla carta in libera uscita.

Nella settimana che inizia domani si chiuderanno necessariamente le due partite. Dopo l’appoggio unanime dei sindaci della Valdichiana a Carletti (attuale presidente dell’Unione dei Comuni, nel caso è in pole per succedergli in questo ruolo Edo Zacchei di Sinalunga), Agnese Carletti e chi la sostiene dovrà convincere il resto del partito che la sua è la candidatura migliore. Segnali in tal senso sono arrivati da alcune realtà di Amiata, Valdorcia e Valdimerse, ma restano in campo altri due nomi: Michele Pescini, sindaco di Gaiole (sostenuto apertamente da Crete e Chianti), e Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano, appoggiato dalla Valdelsa, sebbene l’area non farebbe le barricate di fronte a un’altra scelta. Al segretario Andrea Valenti il compito di trovare le ultime convergenze, per evitare che la matassa si ingarbugli troppo e che una partita in apparenza pressoché scontata diventi improvvisamente complicata.

E qui entra in gioco il centrodestra, che sosterrà il sindaco di Monticiano Alessio Serragli ma che proverà anche a dialogare con i civici, in particolare con il primo cittadino di Colle Val d’Elsa. Pii ha dichiarato a La Nazione che non farà una lista e che per il momento resta a guardare in attesa degli eventi. A Colle ha vinto una battaglia senza esclusione di colpi con il Pd e la sua maggioranza ha sostenuto Angela Bargi di Fratelli d’Italia alla presidenza del consiglio comunale. Ma è anche vero che Pii viene da una storia di sinistra, ha notoriamente capacità di dialogo con tutti e prima del voto non ha chiuso l’accordo col centrodestra. Questo per dire che nessuno a oggi è sicuro di come si muoverà alle provinciali.

È la principale incognita insieme a quella dell’affluenza, tra i 463 votanti di questo poco comprensibile sistema elettorale. In caso di candidatura non accettata da tutti, il centrosinistra dovrà mobilitarsi per garantire l’apporto alle urne dei propri sindaci e consiglieri comunali, partendo da quelli delle realtà maggiori perché più ’pesanti’.