"Una semestrale positiva. Il Monte può restare solo"

La nota dei coordinamenti sindacali con messaggi al management e al Governo

"Una semestrale positiva. Il Monte può restare solo"

Il ministro dell’Economia Giorgetti

"Il 6 agosto Banca Monte dei Paschi presenterà alla comunità finanziaria i risultati semestrali 2024, che si profilano in linea con quelli degli altri competitors, assumendo un’importanza e un significato ancora più peculiari, in considerazione del fatto che MPS si trova all’interno del regime speciale che ne ha consentito, dal 2017 in poi, la ’prosecuzione aziendale’ sulla base della ricapitalizzazione concordata con l’Europa. Il merito dei possibili, ottimi risultati, è ascrivibile, in maniera significativa, alla dedizione, alla professionalità e al senso di appartenenza delle lavoratrici e dei lavoratori, i quali in tutto il periodo della crisi - anche reputazionale - della Banca, non hanno mai fatto venir meno il proprio contributo per la rinascita".

E’ l’incipit della nota unitaria dei coordinamenti sindacali di Banca Mps, alla vigilia dei risultati semestrali e dell’aggiornamento dei target del piano industriale. "Le modifiche dovrebbero riguardare - scrivono i sindacati - solo la ricomposizione dei target economici e reddituali, raggiunti con ampio anticipo. Sosteniamo da sempre che le ipotesi sul futuro della nostra banca, frutto del percorso di risanamento di cui parlavamo, dovranno tenere in considerazione soluzioni industriali e strategiche che valorizzino identità aziendale e marchio storico, salvaguardando al contempo l’attuale presenza territoriale e l’integrità del perimetro delle attività svolte. Sulla base di tali presupposti, non potrebbe essere accolta dai sindacati una ’rilettura’ del Piano di Ristrutturazione 2022-2026 che non fosse orientata al solo riposizionamento dei risultati reddituali ed economici, in assenza di un confronto su tale argomento. E fermo restando che i nuovi dati non potranno essere acquisiti tacitamente, qualora rappresentino elementi di potenziale incremento delle pressioni commerciali".

Un giro di parole per arrivare al concetto chiave della nota: "Se i risultati saranno positivi, consentiranno di ritenere quale opzione strategica concretamente perseguibile l’ipotesi ’stand alone’, da realizzarsi attraverso la messa in atto di un progetto industriale condiviso da un nucleo azionario stabile. Al management è richiesto di dare prova di lungimiranza, riconoscendo concretamente il merito di lavoratrici e lavoratori e non snaturando le linee guida dell’attuale Piano di Ristrutturazione, a suo tempo concordate con i sindacati. Al MEF - ancora azionista di riferimento - spetterà il compito di valorizzare con le proprie scelte sulle future strategie del Gruppo la dedizione e i sacrifici dei dipendenti, che nella rinascita del Monte dei Paschi hanno sempre investito".