FABRIZIO CALABRESE
Cronaca

Una serata a teatro senza luci ’Sao ko’, il viaggio al buio di Burroni

Al Politeama di Poggibonsi spettacolo organizzato da Ares Teatro con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti

La rappresentazione di ’Sao ko’, che si svolgerà senza illuminazione

La rappresentazione di ’Sao ko’, che si svolgerà senza illuminazione

Un viaggio al buio nei classici della poesia italiana. Venerdì 4 aprile alle 21 nella Sala Set del Teatro Politeama di Poggibonsi, per la rassegna Discipline(s), AresTeatro, in collaborazione con la sezione di Siena Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, presenta lo spettacolo teatrale ‘Sao ko’. Un progetto di Francesco Burroni che firma anche la regia. Con Francesco Burroni e Francesca Pierini. "Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte sancti Benedicti".

Siamo nel marzo del 960 e questa testimonianza è il primo documento ufficiale della nascente lingua italiana. Lo spettacolo, che a questo testo si ispira, nasce invece con il dichiarato intento di far innamorare il lettore della poesia, volendo far intravedere un’altra prospettiva e un’altra chiave di lettura (e di ascolto) cioè sviluppando l’idea che il poeta, utilizzando gli strumenti della metrica, proponga, oltre al contenuto manifesto, anche una più sotterranea e nascosta musicalità che scorre parallelamente al testo vero e proprio. Sao ko, che nasce in collaborazione con la sezione di Siena dell’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti, vuole mettere in risalto soprattutto il valore ritmico e sonoro della poesia, il suo aspetto musicale prima di quello concettuale e contenutistico. Per questo si è scelto di eliminare del tutto la parte visiva e di rappresentare lo spettacolo al buio, per concentrarsi solo sul suono che scaturisce dal corpo degli attori. Ci preme sottolineare come il termine "diversamente abili" sia particolarmente idoneo in questo caso a rappresentare una diversa potenzialità e capacità che hanno i ciechi e che consiste nel percepire con maggiore intensità la musicalità e gli elementi strutturali della poesia formale (il suono e il ritmo), così da poter parlare di un’accresciuta sensibilità verso le forme poetiche che, durante lo spettacolo, potranno sperimentare anche gli spettatori vedenti.

Il biglietto intero costa 12 euro, mentre quello ridotto under 35 va a 10. Per gli studenti delle scuole superiori il costo è di 8. I biglietti sono disponibili in prevedita alla biglietteria del Teatro o on line. Fancesco Burroni è nato a Siena in un giorno imprecisato dello scorso millennio. A 4 anni debutta in uno spettacolo della scuola materna nella parte di un funghetto, E da lì decise che il teatro sarebbe stata la sua passione. Poi però perché fermarsi alla polvere del palcoscenico? Da allora il suo animo è perennemente alla ricerca della polivalenza e della multimedialità, della pluridisciplinarietà.

Fabrizio Calabrese