"Vivere e studiare in città sta diventando sempre più difficile". È quasi un grido d’aiuto lo slogan della protesta dell’associazione universitaria Cravos che ha indetto un presidio e piantato una tenda in rettorato, per richiamare l’attenzione sulle emergenze con cui la comunità studentesca fa i conti. "Abbiamo messo le tende in rettorato perché vivere sta diventano un lusso – ha spiegato Viola Rizzo, rappresentante di Cravos nel Consiglio studentesco -. A Siena, per studenti e lavoratori fuorisede, c’è il problema degli affitti, con prezzi folli anche per case in condizioni imbarazzanti. C’è la questione dei trasporti, un servizio carente a fronte dell’aumento dei prezzi, con pochi collegamenti specialmente nelle periferie. C’è il diritto allo studio, il servizio peggiora di anno in anno, con sempre meno posti nelle residenze e la mensa ha alzato i prezzi mentre la qualità del cibo resta uguale".
La reazione dell’Università è stata di dialogo: il dg Emanuele Fidora si è messo a disposizione degli studenti per dare ulteriori chiarimenti, ove possibile. Sulla questione trasporti sembrerebbero arrivare imminenti novità: "Siamo in fase di trattativa insieme a Comune e Autolinee Toscana per una convenzione sui trasporti – ha dichiarato il dg Fedora -. Il Dsu si occuperà esclusivamente dei borsisti, agli altri penseremo noi, con le nostre risorse per i nostri studenti. L’Università per Stranieri provvederà alle risorse per i propri, mentre il Comune darà un contributo complessivo, che divideremo proporzionalmente".
L’azione di Cravos è stata svolta contemporaneamente nei rettorati delle Università di Siena, Pisa e Firenze, fa parte della campagna politica regionale "vivere non è un lusso" che mira alla costruzione di un presidio a Firenze il 13 dicembre, in occasione del consiglio regionale, con l’obiettivo finale di incidere nella definizione del bilancio della Regione Toscana per ottenere maggiori finanziamenti al diritto allo studio.
Eleonora Rosi