La vendemmia 2024 sarà normale. Dov’è la notizia? Dopo le ultime annate fortemente condizionate da un andamento stagionale decisamente ballerino (la 2023 fu falcidiata dalla peronospora) e dopo settimane di gran caldo che facevano pensare ad una forte anticipo nella raccolta, i vignaioli vivono questi giorni di attesa, pazienza e speranza grazie alle ultime piogge e al rinfrescamento generale.
Il vitigno principe della provincia di Siena è il Sangiovese: questa uva verrà raccolta a partire dall’ultima settimana di settembre a Montepulciano, nel Chianti Classico e a Montalcino, spingendosi fino ai primi di ottobre. Ovviamente scrutando continuamente il meteo, per scongiurare piogge eccessive. "Per il Nobile si parla di circa 60mila ettolitri di vino che entrerà in cantina per l’annata corrente – spiega Giovanni Capuano, enologo di riferimento del Consorzio –. Attualmente siamo in una buona fase di maturazione delle uve e, rispetto al periodo, non abbiamo finora registrato malattie del vigneto. Le ultime piogge e l’abbassamento delle temperature di questi giorni stanno portando i principali componenti delle uve in equilibrio. Sarà un’annata abbondante se paragonata alla scorsa: +40% rispetto al 2023". E questo è un dato incoraggiante, considerato che l’anno scorso si registrò una vendemmia tra le più povere in assoluto.
"Considerato che nel 2023 abbiamo avuto un calo produttivo del 24% – spiega Carlotta Gori, direttrice del Consorzio del Chianti Classico – quest’anno ci aspettiamo una vendemmia normale, in linea con le consuete produzioni". I dati ufficiali sulle previsioni vendemmiali si conosceranno il 24 settembre, quando saranno svelate nell’ambito del G7 Agricoltura in programma a Siracusa. Anche per il Brunello torna di moda quella sana normalità che, di questi tempi, non guasta. "Siamo in controtendenza rispetto alle ultime vendemmie toscane – spiega la giovane enologa Giulia Harri che lavora da Mastrojanni – e per ora abbiamo raccolto poche varietà di uva più precoci. Per quanto riguarda il Sangiovese stiamo aspettando: facciamo assaggi e guardiamo le previsioni meteo per decidere il nostro programma di lavoro". Ma da come si può vedere anche percorrendo una delle tante strade senesi che confinano con i vigneti, le uve sono belle e sante nei vigneti. Aspettiamo quindi.
Giovanni Pellicci