
La partecipazione al talk “Cultura fuori dal centro” è gratuita, previa registrazione al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-public-talk-cultura-fuori-dal-centro-1280865847229?aff=oddtdtcreator
Comincia da domani, 28 marzo, tre giorni nella prima la prima edizione "dell’Unesco Youth Camp" ovvero "cultura, integrazione e ascolto dei ragazzi" la ricetta anti spopolamento per affrontare il declino delle aree interne e offrire nuove prospettive ai giovani, per dare forma ai loro desideri e revisione dei fondi destinati alle iniziative culturali con l’ascolto a migliaia di ragazzi. Iniziativa promossa dal Comune in collaborazione con la Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura e la Fondazione Musei Senesi per approfondire le sfide e le opportunità nella gestione del patrimonio culturale, partendo proprio dall’ascolto delle nuove generazioni. Nella prima giornata il dialogo "Cultura fuori dal centro" alle 18 nel salone della Cancelleria in via San Matteo con protagonisti Sara Paolella (Scomodo), Federica Armitaglio (FAI), e Domitilla Marzuoli (DaletIllustrolibreria) per approfondire la produzione culturale nelle aree periferiche e nei piccoli centri, dove vive il 70% della popolazione e dove i giovani scappano per mancanza di opportunità. "La presenza di Scomodo a San Gimignano rappresenta un’utile occasione di confronto tra giovani del Camp Unesco e i ragazzi dei Coordinatori Junior Unesco, composto da ragazzi e ragazze dai venti ai trenta anni, nato in occasione del Trentennale dell’inserimento del Centro Storico nella lista del Patrimonio mondiale" sono le prime parole del sindaco Andrea Marrucci. "Si tratta di attività – aggiunge – che nascono dal basso, dai giovani, che il Comune intende valorizzare e potenziare. Il Camp rappresenta l’occasione di crescita di questo gruppo e ci auguriamo che dal confronto con Scomodo si sviluppino progettualità per la promozione del valore universale del nostro patrimonio". "Dobbiamo creare le condizioni per tenere i nostri giovani sul territorio" afferma Sara Paolella di Scomodo. Oggi "le nostre provincie non sono spazi attrattivi, ricorda, perché la prospettiva culturale spesso è arida e non ci sono stimoli che possano invogliare le nuove generazioni a costruire progetti di vita fuori dalle grandi città". Sabato, stessa ora, "La cultura al tempo dell’AI" con Maura Gancitano e Andrea Colamedici di Tlon.
Rom. Fran.