Siena, 19 febbraio 2024 – Inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università per Stranieri di Siena con proteste. Questa mattina, 19 febbraio, durante la cerimonia alcuni esponenti del Comitato Siena per la Palestina, si sono presentati nell’aula magna Virginia Woolf in piazza Carlo Rosselli con bandiere e striscioni gridando “Palestina libera”.
Ad aprire l’evento il rettore Tomaso Montanari con la sua relazione inaugurale; presente il presidente della Regione Eugenio Giani e ospite dell’inaugurazione la ministra dell’Università e della ricerca professoressa Anna Maria Bernini.
"Vi rispetto, rispetto la vostra manifestazione, vi chiedo la cortesia di consentirmi di parlare", ha detto Bernini in risposta alle contestazioni. "Siamo stanchi di passerelle politiche - hanno detto i manifestanti - siamo qui come Comitato di Siena per la Palestina. Voi parlate di pace, ma svuotate il significato della pace. Che governo rappresenta lei? Quello che ci manganella mentre siamo in piazza a protestare per il diritto allo studio e per la liberazione della Palestina?". "Vi chiedo di poter parlare. La vera libertà non è la nostra libertà ma è la libertà degli altri, la libertà di manifestare liberamente la propria opinione", ha detto il ministro Bernini mentre nella sala risuonava da parte dei manifestanti il coro "Palestina libera".
"Stiamo cercando, nei limiti delle nostre possibilità e anche oltre, di valorizzare il diritto allo studio; per il 2024 abbiamo messo una somma record per le borse di studio e cioè 850 milioni di euro, che sono tanti”, ha detto poi la ministra. “Siamo partiti con questo ma possiamo fare meglio, crediamo comunque di aver marcato il passo” ha aggiunto.
Riguardo all’offerta formativa delle università telematiche Bernini ha specificato che: "Le università telematiche esistono e sta a noi, ed è per questo che ho convocato un tavolo, alzare la qualità dell'offerta formativa di tutti perché questo è l'unico modo per creare un restringimento della forbice tra università e università telematiche. Ma anche le università in presenza devono sapere che se ci sono studenti lavoratori, studenti malati, studenti che hanno esigenze specifiche di didattica a distanza anche le università devono essere in grado di fornire questo tipo di servizio. Questo è l'unico modo per essere veramente speculari rispetto alle università telematiche".