
La presidente della Provincia, Agnese Carletti, con i sindaci dei cinque Comuni della Valdorcia impegnati nelle celebrazioni del ventennale del riconoscimento Unesco
Non è una Val d’Orcia da cartolina né una terra banalizzata nella sua pur abbagliante bellezza quella emersa dalla presentazione del programma varato dai cinque Comuni del sito Patrimonio mondiale Unesco, nel ventennale del riconoscimento. Dunque, nessun tono trionfalistico nelle dichiarazioni degli amministratori locali, ma anzi, una visione lucida delle problematiche e del ruolo che questo territorio può e deve coprire e del valore che può esprimere, come ha detto il senatore Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcino, "in sinergia con Siena e la sua provincia, con la Toscana e con l’Italia". Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia i Comuni; pari a 66mila ettari la grande area occupata, nel sud della provincia; un milione il numero complessivo di presenze turistiche annuali; cinque, infine, le iniziative in programma nel 2025, insieme a progetti diffusi, proprio per aprire una riflessione sul futuro del territorio e delle sue comunità. Ad accogliere la presentazione, la Provincia, con la presidente Agnese Carletti che si è detta "molto contenta della scelta dei sindaci di raccontare cosa hanno deciso di fare per il ventennale del riconoscimento. La Val d’Orcia è un elemento che contraddistingue storia, paesaggio, economia e quotidianità delle nostre comunità – ha proseguito Carletti – contiene Pienza, a sua volta patrimonio mondiale dell’umanità, e potrebbe veder riconosciuta anche la Via Francigena, da cui è attraversata: la Provincia conferma il suo supporto, questi riconoscimenti vanno utilizzati nella maniera più utile". Il programma, sviluppato con il supporto tecnico di Terre di Siena Lab, prenderà il via venerdì 21 marzo da Castiglione d ‘Orcia, per la precisione dalla Chiesa di San Simeone, a Rocca d’Orcia, dove si svolgerà ‘Val d’Orcia Next Level!’, grande tavolo di dialogo tra le istituzioni, a partire dal ministero della Cultura, che vedrà però attivamente coinvolti anche i giovani del territorio.
Secondo appuntamento, sabato 29 marzo a Monticchiello, nella Pieve dei Santi Leonardo e Cristoforo, che custodiva il polittico trecentesco di Pietro Lorenzetti, andato poi disperso. Scelta simbolica, in quanto il Comune di Pienza ha recuperato sul mercato antiquario un componente dell’opera: è proprio l’azione contro la dispersione di ciò che questa terra possiede il messaggio che sarà lanciato. Seguiranno eventi tematici a Radicofani (maggio), sulla rigenerazione urbana; a Montalcino (agosto-settembre), sull’enogastronomia, e a San Quirico d’Orcia (settembre-ottobre), sulla sostenibilità turistica.
Diego Mancuso