
di Massimo Cherubini
La XII edizione del "Rally della Val d’Orcia" ha portato una ventata di lavoro e ottimismo per la ripartenza nei paesi della zona. Oltre cinquecento, a supporto dei 106 equipaggi, le persone giunte nella zona per sostenere i piloti per le gare valevoli per il Campionato nazionale della categoria. Sono arrivati, da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, invadendo la Val di Paglia, dove era stato istituito un grande parcheggio. Per la sistemazione c’è chi si era attrezzato con i camper, molti hanno occupato posti letto degli agriturismi e anche di qualche albergo dei paesi della zona. Lavoro, seppur solo da asporto, anche per i ristoranti. Sia per quelli di Radicofani, ma nel complesso anche per gli esercizi di Abbadia San Salvatore e Piancastagnaio. Il tutto da venerdì pomeriggio quando è arrivato il gran numerose dei componenti i vari team. In molti avevano già prenotato una camera. Tante sono state le prenotazioni ricevute anche dai ristoranti. Per una pizza, ma anche per alcuni piatti tipici della zona. "Anche se la manifestazione sportiva non ha interessato il borgo medioevale di Radicofani (le auto sono transitate nella provinciale che corre sotto il centro abitato ndr) siamo soddisfatti – dice Olga Ivanets, titolare del ristorante pizzeria ’La Bottega del Chiù’ – del la voro che ci ha portato questa manifestazione. Numerosi i componenti dei vari team che ci hanno ordinato non solo pizze ma anche arrosti e lasagne. Un segnale delle tipicità della zona, dei piatti tipici che si possono gustare". Decisamente buono anche il lavoro registrato in molte delle attività ricettive della zona che, da tempo, avevano ricevuto le prenotazioni. "Sì – conferma Marco Pugioninu dell’agriturismo ’Podere San Giorgio’ – il Rally ha portato movimento, l’attività ha vissuto un momento di ripresa". E’ andata bene, poteva, ovviamente, andar molto meglio se non ci fossero state le restrizioni per prevenire il diffondersi del Covid. E’ mancato il pubblico. Nel tracciato sono state notate, ad eccezione di quanti autorizzati per i servizi vari, pochissime persone. La tentazione di veder auto sportive d’epoca, macchine di grande interesse è stata frenata dal rispetto, doveroso, delle restrizioni. E tutto è filato liscio anche sotto il profilo delle temute proteste sollevate per il passaggio del Rally nell’area di Riserva Naturale del Pigelleto. Una "invasione" davvero limitata e subordinata a rigorose regole. Limiti di velocità ridotti, rispetto per la zona che le auto hanno percorso seppure, come detto, molto marginalmente. Si è conclusa così la dodicesima edizione di questa manifestazione organizzata da Motorsport di Radicofani.