E’ stato sicuramente emozionante quando i bambini delle scuole del suo paese, Silanus, giovedì l’hanno sommerso di domande dopo aver visto il suo volo potente in groppa a Benitos nella Lupa. Ha raccontato ai piccoli che i grandi risultati si raggiungono solo con sacrificio, duro lavoro, impegno e passione. "Ci auguriamo che Dino abbia ispirato i bambini e i ragazzi a credere nei propri sogni e a lottare per raggiungerli", ha detto il Comune sardo dove il fantino è nato. E che gli ha preparato una grande festa per il suo successo. Ma l’emozione è cresciuta ancora quando la palestra del paese, ieri pomeriggio, si è riempita per accogliere tantissime persone, giovani e vecchi. Allevatori di cavalli e appassionati. E’ arrivato anche Giampietro Chessa da Orune che ha tirato su Benitos, il barbero vittorioso. Tra gli invitati del Comune anche il sindaco Francesco Scanu di Sindia, centro di cui peraltro è originario un altro fantino, Brigante. In prima fila però c’era la famiglia di Velluto, babbo Salvatore e mamma Maria, entrambi emozionatissimi. La sua dolce metà, Eleonora, insieme ai tre figli Alessio, Costanza e Leonardo. Il punto di forza di Velluto, da sempre. Ma il fantino di Silanus non è sbarcato in Sardegna da solo. Ad accompagnarlo sono stati un centinaio di contradaioli della Lupa, fra cui il capitano Giulio Bruni con tre dei quattro mangini, mancava solo Michele Carrabba che è diventato babbo di due gemelli, un maschio e una femmina, il 2 luglio. Stalla ampiamente rappresentata. Hanno voluto essere tantissimi per testimoniare la felicità che la vittoria del fantino ha regalato a Vallerozzi.
"Colui che ci ha dato onore e fama", viene presentato Velluto raccogliendo un’ovazione e un in bocca al lupo per il proseguimento della carriera. Al capitano Bruni – "un pezzo di Palio di Siena che arriva nel nostro paese", viene introdotto – il compito di ricordare che rappresenta tutto il popolo della Lupa. "Ringrazio Silanus per l’accoglienza, tra Siena e la Sardegna c’è una passione comune, quella per il cavallo", dice. Prima di chiudere lodando il fantino "che ha vinto un Palio che resterà impresso nella mente di tutti i senesi". Poi l’immancabile foto di gruppo dei lupaioli tutti insieme con Velluto a sigillo di questa trasferta del cuore. Un ritorno alle origini concluso con la cena in piazza dei Mille. Centinaia e centinaia di persone che hanno ringraziato Dino Pes per aver portato in alto il nome di Silanus.
Laura Valdesi