
Referendum in viale Toselli 229 voti a favore su 259. Tibaldi, Fiom Cgil: "Rilancio del sito senza sconti".
Beko, lavoratori dello stabilimento di viale Toselli ieri alle urne per esprimersi sulla bozza di accordo a cui sindacati, azienda e ministero sono giunti dopo undici ore di trattativa nella notte di mercoledì scorso. Nonostante i dubbi e i timori per il futuro, l’ipotesi di intesa è passata a larga maggioranza con l’89% delle preferenze. A illustrtra ieri nel dettaglio i contenuti del documento (alla luce del risultato del voto nei vari siti Beko italiani l’atto vedrà la ratifica definitiva lunedì a Palazzo Piacentini), la segretaria nazionale di Fiom Cgil, Barbara Tibaldi: "Questa vertenza si concluderà a Siena il primo giorno di lavoro con la nuova busta paga del nuovo reindustrializzatore – ha subito chiarito –. Il presidio non si smonta, rimane. Dopo che abbiamo impedito di distruggere, è ora di costruire e costruiamo noi, perché la reindustrializzazione va contrattata e non faremo sconti".
E ancora: "Beko pensava di fare un affare e con 2mila esuberi chiudere metà del gruppo, non glielo abbiamo lasciato fare – ha proseguito Tibaldi –. Per Siena, in particolare, c’è un elemento di garanzia nuovo: lo stabilimento viene acquisito direttamente da Invitalia, questo significa che la sfida della reindustrializzazione non è solo quella dei lavoratori, ma è una necessità condivisa con il Governo e con le istituzioni".
Massimo Martini, segretario Uilm, ieri ha incontrato il nuovo direttore della fabbrica di viale Toselli, Stefano Schiazza, con Giuseppe Cesarano (Fim Cisl): "Gli abbiamo chiesto quanto sarà la durata dell’incarico. Ci ha risposto: “Finché ci sarà bisogno“. Noi ci teniamo che ci sia un direttore di stabilimento per accompagnare la reindustrializzazione. Servono pragmatismo e flessibilità – hanno detto –, affinché vengano accolte le esigenze dei dipendenti".
Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil di Siena, ha ricordato: "I lavoratori conoscono le criticità e da dove eravamo partiti, cioè la chiusura del sito e i licenziamenti. L’accordo non è perfetto, ma dà speranza".
Soddisfatto il ministro Adolfo Urso: "E’ un risultato straordinario. Lunedì al tavolo, con la sottoscrizione del protocollo di intesa, si segna il rilancio del made in Italy anche nel comparto degli elettrodomestici. Noi non molliamo".
Concordi il sindaco Nicoletta Fabio e l’assessore Michele Capitani: "Il risultato è importante, è il primo passo di una battaglia che combattiamo a fianco dei lavoratori, da cui abbiamo ricevuto fiducia. La battaglia è stata condotta a tutti i tavoli quasi sempre sotto traccia. Oggi ho più coraggio nel portare avanti la strada intrapresa".