Hanno usato il mezzo della letera aperta, indirizzata all’assessore comunale alla salute, Francesca Appolloni, per esternare la loro preoccupazione. "Siamo un gruppo di genitori, molto preoccupati, di bambine e bambini che frequentano la Scuola elementare Saffi. La preoccupazione è relativa - è scritto nella lettera - alla realizzazione del nuovo forno crematorio e dei possibili rischi per la salute connessi al suo funzionamento. Tale convinzione è maturata in un silenzio delle Istituzioni, riempito da ’un’informazione parallela’, ma non per questo meno autorevole, che ha ricostruito uno scenario impressionante. Un impianto industriale per 1760 salme (5 volte l’attuale fabbisogno di Siena?) che prenderà posto nel Cimitero del Laterino, in mezzo alle nostre case, scuole, asili, RSA e giardini".
L’informazione parallela di cui si parla nella lettera è quella dei residenti e del comitato che protesta contro il forno crematorio.
"Non interessa qui evidenziare come si sia evitato un percorso informativo e neppure discutere se il percorso di autorizzazione sia lineare o meno - scrivono i genitori degli alunni, che però non si identificano con firme -. Interessa sottoporre alla sua attenzione la necessità che il Comune assuma un profilo di cautela e di azione preventiva di fronte ad impianti, quelli crematori, di cui una recente sentenza ne ribadisce la natura inquinante di ’industria insalubre di prima classe’. Quello che suggeriamo è intanto un monitoraggio della situazione attuale e l’impegno a proseguire quest’operato con controlli trimestrali, come suggerito da esperti in materia ambientale e in tutela della salute. Sarebbe questo un segnale,
ove fosse condiviso anche con i cittadini nelle loro forme di rappresentanza, di trasparenza e garanzia".