Via ieri ai "saldi d’inizio stagione", così ribattezzati da Marco Rossi, presidente regionale degli esercenti moda Fismo Confesercenti. La data unica nazionale può anche piacere ai commercianti, ma la scelta dela partenza il 5 gennaio, con inverno ancora non iniziato, non convince i più. "Mettere a saldo un prodotto di stagione è uno spreco - dice Camilla Celetti, dello storico negozio Mori –. Visto, poi, che il freddo quest’anno non è ancora iniziato avremmo preferito posticipare la svendita. Va anche detto che non c’è più assalto ai negozi per i saldi, di cui la gente approfitta, ma per acquistare il necessario: non si acquistano più due o tre paia di scarpe come accadeva un tempo. Sono un’aggiunta alla vendita, non il salvagente del commercio".
Sono dunque partiti, quest’anno alla vigilia dell’Epifania, i saldi invernali, che andranno avanti per sessanta giorni: un’occasione attesa dal consumatore ma sempre più all’insegna della convenienza e della necessità. "A saldo in passato si acquistava il capo in più, oggi si acquista ciò che serve – confermano Martina e Sara di Yamamay -: a Natale ci sono stati clienti per cambiare regali ricevuti e prendere in cambio qualcosa a loro più necessario. Le vendite delle Feste sono andate bene ma nel corso dell’ultimo anno abbiamo avuto circa il 40% di ingressi in meno".
Il primo giorno non c’è la fila davanti alle vetrine, che indicano già sconti dal 30 fino anche al 70 per cento nel più dei negozi senesi. "C’è sempre attesa per i saldi, anche se le promozioni e vendite ribassate oggi sono tante durante l’anno - raccontano Benedetta e Claudia di Nau -. I saldi invernali sono un’occasione soprattutto per l’abbigliamento, ma tanto più se fosse freddo".
"A Natale è andata bene, ora speriamo di incrementare ancora le vendite a prezzo ribassato - dice Martina, commessa insiemne a Francesca e Ahlem di Golden Point –. La merce in vendita è la stessa di ieri, ma scontata del 30 per cento, qualcosa anche al 50 per cento".
Se i saldi avranno successo anche in un anno austero come questo lo sapremo prossimamente, certo la curiosità e l’interesse dei consumatori è evidente già dal primo giorno: "All’apertura del negozio - dice Claudia di Vestopazzo - abbiamo venduto due borse. Dunque è un bel giorno per il commercio. La voglia di comperare c’è sempre e il saldo dà la spinta a chi ha qualche dubbio".
Il commercio senese si dice soddisfatto delle vendite natalizie e ottimista sui saldi: "L’annata è andata bene, quasi ai livelli pre-covid - dice Luciana Baldanzi di Ingram –. Pertanto i saldi non sono il nostro salvagente, ma un’occasione in più, per noi per vendere e per il consumatore di aggiornare il proprio armadio. La scelta della data però secondo me non è corretta: se si chiamano saldi di fine stagione vanno fatti a marzo".
Paola Tomassoni