LAURA VALDESI
Cronaca

"Dopo il bonifico niente partenza, del rimborso neppure l'ombra". Viaggi fantasma, raffica di denunce

La pensionata senese avrebbe dovuto trascorrere l’ultimo dell’anno prendendo il treno delle tre valli. Tante le segnalazioni che sono giunte alla stazione dei carabinieri di Siena di casi simili

Tante le segnalazioni che sono giunte alla stazione dei carabinieri di Siena

Tante le segnalazioni che sono giunte alla stazione dei carabinieri di Siena

Siena, 14 gennaio 2025 – “Avevo fatto altri viaggi con questa agenzia, trovandomi sempre bene. Ma questa volta sono arrabbiata perché mi hanno preso in giro”, racconta una pensionata che vive a Siena. E che sabato scorso ha bussato alla porta della stazione dei carabinieri di Siena, al comando provinciale, per raccontare cosa le è accaduto. Invece di trascorrere l’ultimo dell’anno in una bella location ha dovuto accontentarsi di un locale, peraltro trovato all’ultimo tuffo, in città. Quanto al denaro mandato all’agenzia della nostra provincia per i tre giorni di vacanza neppure l’ombra. “Si tratta di 430 euro ma per me, che sono appunto pensionata, rappresentano una somma comunque importante”, spiega. Non è l’unica denuncia presentata all’Arma, come aveva annunciato Giovanni Gravi di ’Nodi d’amore’ a cui sono giunte numerose segnalazioni. C’è chi ha rappresentato casi simili al proprio legale che dovrà studiare le mosse. Chi ha deciso, trattandosi di cifre molto piccole, di lasciar perdere. Certo è tuttavia che la vicenda sta assumendo dimensioni anche numericamente importanti, in attesa che gli investigatori facciano chiarezza sul motivo per cui l’agenzia avrebbe lasciato tanti viaggiatori senza tour e vacanze, non restituendo a quanto denunciato la cifra pagata per il viaggio. Che ora chiedono di riavere indietro.

Proviamo a ricostruire cosa le è accaduto. Lei è pensionata e desiderava dare l’addio fuori città al 2024.

“Era stata una parente a consigliare di rivolgermi a questa agenzia a cui, ripeto, mi ero già affidata in passato senza incontrare disagi. Dovevo stare fuori dal 30 dicembre al primo gennaio. Prendendo il cosiddetto trenino delle Centovalli da Domodossola, quindi Locarno. Si parlava di cenone, musica dal vivo, pernottamento”.

Lei ha mai avuto la scaletta precisa del viaggio?

“No. E come già detto ho fissato telefonicamente. Però ai carabinieri ho mostrato anche i messaggi che ci siamo scambiati con la persona dell’agenzia. Non ho nulla da nascondere”.

Andiamo per ordine.

“Guardi, sarà un sesto senso, ma all’improvviso mi era venuta voglia di non partire. Però la titolare mi ha convinto, promise uno sconto. Tanto che provavo disagio per l’agevolazione ricevuta rispetto agli altri”.

Fece regolarmente il bonifico di 430 euro, costo del viaggio?

“Certo. Lo voleva istantaneo. Non fu possibile e le comunicai che se le andava di aspettare ok, altrimenti si annullava tutto”.

Poi si arriva al 26 dicembre.

“Intorno alle 17 mi arriva un messaggio dalla persona dell’agenzia con cui mi ero interfacciata in cui si diceva che il viaggio doveva essere annullato perché poiché i servizi acquistati nelle varie località non potevano essere garantiti. Sosteneva che comunque avrei ottenuto il rimborso”.

Magari uno poteva trovare un hotel alternativo... per evitare di annullare la vacanza.

“Niente, macché. Anzi, il 29 dicembre mi comunicò, sempre in un messaggio, che il marito aveva avuto un attacco di cuore e lei un malore, dandomi gli estremi dell’assicurazione da cui avrei potuto avere il rimborso dei soldi”.

Com’è andata a finire?

“Ci siamo informati ma chiedono il nome dell’hotel che non ci è mai stato dato... Avevo riposto fiducias in questa persona, sono veramente amareggiata. Faccio volontariato, sono una persona che sa cosa vuol dire ’andare incontro’ se uno vive un momento difficile. Ma se uno trova delle scuse...”.