
Qual è il suo programma da qui a Natale? Non le interessa essere il nuovo vicario di Roma?
"Nè mi interessa nè mi riguarda - replica secco il cardinale Lojudice -. E’ una questione che conosce solo Papa Francesco. Ha appena nominato tre ausiliari al servizio del vicario, il cardinale Angelo De Donatis. Il Papa è il vescovo di Roma, sente molto questa sua paternità. I tre ausiliari nominati sono molto bravi, spero che aiutino il cardinale vicario ad andare avanti. Il futuro lo può sapere solo papa Francesco. Non è un mio problema, in questo momento non mi tocca".
Cosa farà nei prossimi mesi?
"Daremo corpo al secondo anno del cammino sinodale, con incontri con il mondo della scuola e del lavoro. Sarà un percorso di dialogo e di ascolto, così come ho fatto con i correttori e i priori delle 17 Contrade. Mi muoverò lungo questa linea, a giugno prepareremo un piano per questi incontri".
Aspetta anche lei il ritorno del Palio?
"Il Palio sarà un momento di forte aggregazione, registro un grande entusiasmo a Siena, un’attesa sempre più febbrile. Sono convinto che sarà una bella emozione rivedere la terra in Piazza".