"Il signor Correa ci ha fatto pervenire una lettera attraverso il suo avvocato dicendo che in realtà non è a conoscenza di fatti utili almeno per la commissione, quindi si è ritenuto di acquisire la cartella clinica soprattutto per valutare aspetti psichiatrici". Lo ha detto Gianluca Vinci (FdI) presidente della commissione parlamentare di inchiesta bis che indaga sulla morte di David Rossi, al termine della riunione odierna a Palazzo San Macuto. William Villanova Correa, omicida di una prostituta a Siena, aveva riferito ai pm di Genova conoscere "gli autori dell’omicidio" dell’ex capo comunicazione di banca Mps. Vinci si era recato in carcere per un confronto con Correa ma non aveva voluto rilasciare dichiarazioni. "È stata fatta presente da alcuni commissari la necessità della nomina di uno psichiatra o di uno psicologo forense, adesso valuteremo la figura migliore visto che molti dei soggetti coinvolti, da De Pau a Correa, hanno profili che non sono ben chiari dal punto di vista psicologico" ha aggiunto Vinci. Annunciando che a metà dicembre iniziano le audizioni ascoltando il giornalista Nicola Borzi, poi tocca a Miceli, che assiste la vedova Rossi e la figlia. "C’è un soggetto, un ingegnere fiorentino, che dice di avere avuto dei contatti con una nostra commissaria e di lavorare per nostro conto, emettendo due fatture per un totale di 156mila euro, e disquisisce sul perché Rossi è stato ucciso con collegamenti con la manovra finanziaria attuale e con i poteri forti dell’epoca", rende noto Vinci riferendosi a "diverse mail e pec arrivate nelle ultime settimane". "Quasi sicuramente si tratta di un pazzo ma si tratta eventualmente di un pazzo con partita iva e in grado di emettere fattura, non escludiamo invece che ci sia dietro qualcos’altro" ha aggiunto Vinci.
CronacaVinci: "Lettera di Correa, non conosce fatti utili sulla morte di David Rossi"