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Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo
Siena, 17 febbraio 2025 – I vini senesi si confermano tra i principali traini dell’export italiano. A dirlo, questa volta, il Monitor dei distretti Agroalimentari Italiani di Intesa San Paolo che, analizzando i dati delle esportazioni nei primi 9 mesi del 2024, evidenzia il balzo in avanti per i vini dei colli fiorentini e senesi che hanno registrato un +11% rispetto al 2023. Molto bene anche altre filiere di eccellenza dell’agroalimentare italiano: la più in forma è quella dell’extravergine d’oliva che, nei primi 9 mesi del 2024, ha registrato esportazioni complessiva per 522 milioni di euro (+52,4% rispetto al 2023): in questo contesto, l’olio toscano realizza 389 milioni in più di esportazioni (+56%). I dati quindi trovano conferma anche nel focus realizzato dal Research Departmente di Intesa San Paolo che ha registrato un export da 21 miliardi di euro per le eccellenze agroalimentari italiane nei primi 9 mesi del 2024, con una crescita di oltre il 7% rispetto all’anno precedente. La Germania si conferma il primo partner commerciale per i prodotti dei distretti agroalimentari italiani nei primi nove mesi del 2024 (+6,9% tendenziale); incrementi a doppia cifra anche verso gli Stati Uniti (+17%), bene anche i flussi destinati alla Francia (+5,4%), stabile il Regno Unito (+0,7%). Le economie emergenti, che rappresentano il 20% del totale delle esportazioni distrettuali agroalimentari, crescono del 6,8% nel terzo trimestre (+8,7% nei nove mesi) contro un +9,8% delle economie avanzate (+7,5% nel periodo gennaio-settembre 2024). Tra queste vanno segnalate Polonia (+11,9% nei nove mesi), Romania (+14,5%), Brasile (+14,4%) e Russia (+10,2%), bene anche la Cina (+7%) grazie allo sprint del terzo trimestre (+15,6%).
“La filiera agroalimentare italiana si rafforza ulteriormente nei mercati esteri ricevendo crescente apprezzamento della propria qualità, biodiversità e tradizione – spiega Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo -. Si tratta di fattori che la nostra banca contribuisce a consolidare come strategici. Lo testimoniano le quasi 7 mila imprese che abbiamo accompagnato nell’accesso ai bandi PNRR, contribuendo al successo del made in Italy alimentare”.