Vino Chianti, non solo eccellenza Ora anche Distretto Biologico

Il presidente Giani spiega: "Il percorso intrapreso dalla Toscana punta molto su un’agricoltura di qualità"

Vino Chianti, non solo eccellenza  Ora anche Distretto Biologico

Vino Chianti, non solo eccellenza Ora anche Distretto Biologico

‘Chianti’ non è solo un’eccellenza vinicola nota in tutto il mondo. E’ ora anche un nuovo Distretto Biologico, che porta a cinque (insieme a Montalbano, Fiesole, Val di Cecina e Calenzano) le realtà toscane dedicate a coltivazione, allevamento, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e alimentari ottenuti con metodi biologici. Il territorio insiste su sette Comuni delle province di Siena (Castellina, Gaiole, Radda e Castelnuovo Berardenga) e Firenze (Barberino Tavarnelle, Greve e San Casciano Val di Pesa), trovando il suo elemento caratterizzante nella zona di produzione del Chianti Classico; pur essendo un soggetto nuovo e diverso rispetto al distretto rurale del Chianti, lavorerà in stretta collaborazione con quest’ultimo per diventare un laboratorio di progettazione, sperimentazione e attuazione di nuove pratiche di agricoltura biologica. "Il 70 per cento dei consumatori è disposto a pagare di più se ha la certezza che il prodotto che acquista sia biologico – ha commentato il presidente regionale Eugenio Giani durante la conferenza di presentazione – Il percorso intrapreso dalla Toscana sta andando nella direzione di un’ agricoltura di qualità che è innanzitutto sinonimo di salute, ma anche di sostenibilità". Il prossimo 9 marzo si terrà a Montalbano, in provincia di Prato, il primo Tavolo dei Distretti, organismo che la legge impone di istituire annualmente, occasione per scambiare le esperienze, confrontarsi sui problemi e condividere le prospettive.