Con l’espressione violenza di genere si indicano tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dallo stalking allo stupro, fino al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso. La violenza contro le donne da qualche tempo è sempre più al centro del dibattito pubblico. Perché persino in un’epoca che si professa civilizzata come la nostra, il fenomeno sta raggiungendo dimensioni sempre più grandi. Forse si può pensare che la violenza contro le donne sia soltanto lo stupro, ma non è così. Quello è un reato, anche molto grave, ma non è l’unica forma di violenza contro le donne. La violenza di genere include anche maltrattamenti psicologici, ricatti economici, minacce, violenze sessuali, persecuzioni, compiute da un uomo contro una donna in quanto donna. A volte sfocia nella sua forma più estrema, il femminicidio, che identifica i casi di omicidio doloso in cui una donna viene uccisa per motivi basati sul genere. Il termine femminicidio è stato introdotto da Maria Marcela Lagarde y de los Rios, rappresentante importante del femminismo latinoamericano. Dal 1993 al 2010, nella popolosa città messicana di Ciudad Juarez, si sono verificati almeno 370 casi di uccisioni di donne. È questo evento storico ad avere spinto la scrittrice e attivista Marcela Lagarde a candidarsi al Congresso Federale per riformare il codice penale del Paese in merito a questa tipologia di reato e a diffondere per prima il termine
femminicidio. Durante la legislatura ha concentrato il suo lavoro sulle tematiche dei diritti delle donne.
La violenza psicologica è un insieme di azioni, parole o maltrattamenti morali, minacce e intimidazioni utilizzate come strumento di costrizione e di oppressione per obbligare gli altri ad agire contro la propria volontà. La violenza psicologica non utilizza la forza fisica e si manifesta principalmente con parole e atti tesi a cambiare la volontà di altre persone a proprio piacimento. Questa violenza può sfociare in un trauma psicologico che può andare dall’ansia alla depressione cronica. Non è raro che la vittima non riconosca la violenza e non riesca a liberarsi da chi la esercita. La violenza sessuale o stupro è un delitto commesso da chi usa in modo illecito la propria forza, la propria autorità o un mezzo di sopraffazione costringendo con atti o minacce a compiere o a subire atti sessuali contro la propria volontà. Lo stalking è un’altra tipologia di violenza subita soprattutto dalle donne. Indica il comportamento controllante messo in atto dal persecutore nei confronti della persona presa in causa. Spesso i comportamenti dello stalker sono subdoli, volti a molestare la vittima e a metterla in uno stato di soggezione, con l’intento di compromettere la sua serenità.