Siena, 9 giugno 2021 - Servirà tutto l’amore dei suoi genitori e degli amici veri, quelli con la ’A’ maiuscola, per uscire dal tunnel. Occorrerà forza e coraggio per superare un trauma che mai avrebbe pensato di subire. Serviranno coccole, carezze, qualcuno che le asciughi le lacrime. E che la prenda per mano, guidandola nel percorso delicato che l’attende. Quello della ricostruzione di ciò che vorrebbe cancellare. E della verità sulla violenza di gruppo che sostiene di aver subito. Un fardello pesante da portare sulle spalle per una giovanissima.
E’ successo a Siena, alcuni giorni fa. Nulla trapela sui contorni della storia che vede coinvolti da un lato alcuni ragazzi, dall’altro lei, una ventenne (foto d’archivio) che vive nella nostra città. Cosa sia accaduto resta ad ora nel silenzio delle carte. Quelle dell’inchiesta della procura che, come ogni vicenda particolarmente delicata, verrà seguita direttamente dal procuratore Salvatore Vitello. E, in questo caso, da uno dei magistrati del ’Codice rosso’. La task force creata a palazzo di giustizia per aiutare le donne vittime di maltrattamenti e di soprusi. Che prende in carico rapidamente le presunte violenze e cerca di cristallizzare i fatti, dando ad essi la massima priorità. Perché, come è emerso nei (purtroppo) tanti stupri di gruppo denunciati in ogni angolo d’Italia su giovanissime e anche minorenni – da Rimini a Savona fino alla Sicilia, per non parlare della vicenda che vede al centro il figlio di Beppe Grillo in Sardegna – è fondamentale raccogliere subito gli elementi. Sequestrare cellulari e mettere nero su bianco i racconti di chi può avere visto o ricevuto confidenze. Ovviamente della ventenne stessa che è stata considerata dal ’branco’ un oggetto invece di una persona con cuore e sentimenti.
L’inchiesta è comunque alle battute iniziali e, visto il riserbo, è difficile capire quale piega prenderà alla luce degli elementi e dei dettagli che sono stati ad ora forniti agli investigatori. Sembra che tutto sia avvenuto ad una festa. Una come tante vengono organizzate in città, a maggior ragione negli ultimi mesi in cui a causa del Covid 19 ci sono state restrizioni e si doveva rientrare alle 23 (solo da lunedì il coprifuoco scatta a mezzanotte). A partecipare anche nomi molto conosciuti e in vista. Magari, anche in questo caso, l’alcol ha spinto troppo oltre.