Siena, 10 giugno 2021 - Violenza di gruppo in una casa di Siena, sono scattati gli arresti domiciliari per tre giovanissimi, fra cui ci sarebbero anche due calciatori. Così ha deciso il gip Jacopo Rocchi accogliendo la richiesta della procura che ha effettuato un’inchiesta lampo, lavorando in silenzio alla vicenda insieme alla Squadra Mobile presso cui è stata presentata venerdì scorso la denuncia dalla 21enne senese. Un lungo racconto particolareggiato di una serata fra persone che si conoscevano. Poi a notte fonda la presunta violenza da parte dei quattro indagati. Oltre ai tre giovani finiti ai domiciliari, infatti, c’è anche un 17enne di cui si occupa il tribunale dei minori di Firenze. La task force del ’Codice rosso’, che segue i reati quali maltrattamenti e appunto violenze, è guidata dal pm Nicola Marini. Proprio lui, in stretto collegamento con il procuratore Salvatore Vitello, ha seguito la vicenda. Tutelando da un lato la vittima che dovrà affrontare un percorso giudiziario delicato nel corso del quale rischia di finire nel tritacarne, cercando al contempo di fare la dovuta chiarezza a salvaguardia di tutti coloro che sono coinvolti nell’indagine. La preoccupazione principale in casi come questi è di cristallizzare le prove. Ed evitare il possibile ’inquinamento’ da parte dei protagonisti della serata contro cui punta il dito la ragazza. Che avrà le tutele previste dal ’Codice rosa’ per le donne vittime di violenza mentre sugli arrestati saranno svolti accertamenti biologici. Proprio per impedire che, magari, i quattro indagati possano parlare fra di loro, ecco le misure cautelari. Ma anche per la potenziale reiterazione del reato.
La verità sulla serata di festa finita con la violenza di gruppo ricostruita dalla giovane potrebbe però arrivare dai cellulari degli arrestati. Che sono stati sequestrati quando, all’alba di martedì, gli uomini della Mobile hanno bussato a casa dei giovani poi finiti ai domiciliari. La Finanza si occuperà di fare una copia forense, in maniera tale da estrapolare tutti i dati utili. Occorre capire se esistono prove, foto, filmati che possono raccontare gli abusi commessi dai quattro nei confronti della 21enne. Che appartiene ad una famiglia benestante e perbene della nostra città. Una Siena ieri rimasta stupita dell’accaduto perché finora episodi come questi accadevano in grandi centri oppure in località di mare e di villeggiatura. Fatti vagamente simili avvenuti qui in un passato lontano, decenni fa, sono ormai sbiaditi dal tempo anche se riaffioravano ieri nel ricordo di molti con i capelli bianchi.
Dopo lo choc dell’arresto, oggi il primo importante passaggio in tribunale per gli indagati. Ci saranno gli interrogatori di garanzia davanti al gip Jacopo Rocchi per i senesi di 23 e 24 anni, a cui sicuramente presenzierà anche il pm Nicola Marini. Non è da escludere che entrambi decidano da subito di chiarire la loro posizione, raccontando al giudice la versione dei fatti invece di avvalersi della facoltà di non rispondere. Spiegando cosa è accaduto nella notte fra il 30 e il 31 maggio in quella casa dove c’era una festa privata fra persone che si conoscevano. L’altro obiettivo dell’inchiesta è raccogliere tempestivamente tutte le informazioni e le testimonianze di chi può aver visto o sentito qualcosa.