ANGELA GORELLINI
Cronaca

Violenza nel carcere: "Tuteliamo la divisa"

Solidarietà del sindacato di Polizia di Stato agli agenti della Penitenziaria

In meno di una settimana, due eventi di violenza ai danni della polizia penitenziaria nel carcere di Siena. A denunciare gli episodi il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria per voce del segretario regionale Francesco Oliviero che aveva lanciato "l’ennesimo appello alle istituzioni per garantire sicurezza agli agenti in servizio nelle strutture detentive". Il primo marzo i detenuti si erano opposti alla perquisizione della cella da parte degli agenti della penitenziaria. Il secondo episodio grave il 5 marzo quando due detenuti si sono sentiti “accusati” da parte dell’addetto sezione, di una mancanza e un terzo detenuto, in difesa dei suoi compagni, ha reagito con estrema violenza: sferrando uno schiaffo al volto dell’agente. Oliviero aveva rinnovato l’appello alle istituzioni: "E’ necessario investire nella sicurezza delle carceri, in virtù della mission del Corpo di Polizia Penitenziaria – garantire l’ordine e la sicurezza all’interno dell’istituto, mission che si riflette sulla tutela della pubblica sicurezza, inevitabilmente -, nonché per il personale stesso di Polizia Penitenziaria, stremato ormai da queste continue lotte".

Dure anche le parole di Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: "Il carcere è diventato come l’inferno dantesco e questo non è accettabile e men che meno tollerabile. La denuncia del Sappe è la urgente necessità di trovare soluzioni concrete a questa spirale di violenza".

Arriva poi la solidarietà del sindacato Fsp della Polizia di Stato sezione di Sienza con un documento a firma del segretario provinciale Fabio Vaccaro. "A seguito dei gravi fatti avvenuti all’interno della Casa Circondariale di Santo Spirito e denunciati dal Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria, questa Organizzazione Sindacale, pur rappresentando altra Forza di Polizia, esprime solidarietà e grande vicinanza ai colleghi impiegati all’interno del Carcere di Siena. Episodi di violenza e minaccia in danno di chi rappresenta lo Stato, accompagnati da atti gravemente lesivi della dignità personale – come gli sputi - commessi in danno di agenti che hanno “l’unico difetto” di indossare la divisa, aumentano sempre più il senso di impotenza dello Stato inducendo a ritenere che i veri detenuti siano gli agenti che espiano, senza avere colpe, la condanna di essere costretti a lavorare in condizioni precarie a livello strutturale e sotto organico". Il sindacato di Polizia prosegue: "Si ritiene doveroso un appello al Governo ed alla politica tutta affinchè siano messe in atto, senza ulteriori attese, le modifiche di legge tese ad aumentare le tutele di chi opera in tutto il Comparto Sicurezza". La nota chiude: "Da parte nostra, come abbiamo già fatto in passato – conclude la nota stampa -siamo pronti a manifestare pubblicamente a fianco delle rappresentanze della Penitenziaria al fine di accelerare un cambiamento non più rimandabile".