Siena, 27 settembre 2024 – Ha osato troppo con la collega di lavoro. Che infatti l’ha denunciato quando si è tirato giù i pantaloni davanti a lei nel tentativo di avere un approccio. L’uomo, poi licenziato, ieri è passato sotto le forche caudine della giustizia patteggiando 2 anni per violenza sessuale. Era in aula quando il gup Sonia Caravelli ha letto la sentenza che chiude un capitolo delicato della vita dell’uomo, difeso dagli avvocati Michele Bellandi e Vincenzo Di Benedetto. Il giudice ha deciso la sospensione condizionale della pena, in precedenza era stato risarcito il danno alla donna. E’ stato stabilito che dovrà anche seguire un percorso di recupero presso associazioni che si occupano di uomini condannati per violenza.
Lui ha 59 anni, lei invece 46. Lavorano insieme all’interno della residenza sanitaria nel comune di Siena. E’ normale che possano nascere ’simpatie’ fra colleghi, a volte ricambiate. Non era però questo il caso. La donna non accettava le attenzioni dell’operatore sanitario. Tre gli episodi che sono alla fine confluiti nel fascicolo del pubblico ministero Serena Menicucci. L’incipit nel maggio 2021, quindi l’aveva baciata sulla bocca. Peccato che lei non volesse quell’effusione. Finché nel 2022 si era spinto oltre. Trovandosi con la donna nel magazzino della residenza si era tirato giù i pantaloni davanti alla collega. L’intenzione era chiara ma lei, per tutta risposta, lo aveva denunciato.
Così erano nati i problemi sul lavoro per il senese, accusato poi dalla procura di violenza sessuale aggravata dal fatto che l’episodio a luci rosse era avvenuto sul posto di lavoro. Licenziato, ha dovuto trovarsi un’altra occupazione. E difendersi dall’accusa, risarcendo come detto la donna che, proprio per questo motivo, non si è costituita parte civile.