Siena, 10 giugno 2021 - Ci saranno accertamenti sui telefonini degli indagati ma anche della ragazza che accusa gli altri di stupro: proseguono le indagini dopo la denuncia di una ragazza per una presunta violenza sessuale avvenuta durante una festa tra giovani che si è tenuta in un appartamento del centro storico di Siena.
Sarebbero diverse le persone che hanno partecipato alla festa. Durante la quale si sarebbe consumata la violenza. Dopo la denuncia, tre giovani, tutti maggiorenni, sono stati arrestati ai domiciliari. Indagato un quarto giovane, un minorenne.
Cosa è accaduto nell'appartamento?
La serata di festa si è svolta nella notte tra venerdì 30 e sabato 31 maggio. Nell'appartamento, secondo le ricostruzioni, c'erano diverse persone, almeno dieci. La musica, qualcosa da bere. Il party è andato avanti a lungo. Poi si sarebbe consumata la violenza sessuale, come ha denunciato la ragazza. Che ha indicato tre persone, tutte maggiorenni, più una quarta, un minorenne del quale si occupa la procura dei minori. Alcuni partecipanti sarebbero già stati ascoltati dalla squadra mobile e altri lo saranno nelle prossime ore come persone informate sui fatti.
Gli arresti
All'alba di martedì sono scattati gli arresti. I tre sono tutti ai domiciliari. La task force del ’Codice rosso’, che segue i reati quali maltrattamenti e appunto violenze, è guidata dal pm Nicola Marini.
Indagini sui telefonini
Ci saranno accertamenti irripetibili sui telefoni cellulari dei quattro giovani indagati. Gli esami tecnici riguarderanno anche il telefono della giovane aggredita e saranno eseguiti in incidente probatorio mercoledì 16 giugno in tribunale alla presenza dei legali, del giudice e dei consulenti per accertare la presenza o meno di alcuni video e foto relativi ai fatti contestati. «Vediamo se ci sono e dopodiché valuteremo il resto anche perché in casa c'erano tante altre persone», ha detto Duccio Panti, avvocato di uno degli indagati raggiunti dalla misura cautelare del carcere.
Il calciatore
Lunedì 14 giugno si terrà il terzo interrogatorio di garanzia per l'altro arrestato, un calciatore tesserato per una società di serie A dove è in rosa nel settore giovanile. Lo stesso giocatore, raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare mentre si trovava a Messina, vanta già alcune presenze in serie A. Secondo quanto si apprende, fra tre dei quattro indagati ci sarebbero vincoli di parentela di vario grado.
L'interrogatorio: "Era consenziente"
Durante gli interrogatori di garanzia odierni i legali dei due indagati andati davanti al gip hanno chiesto al giudice la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari. Il pm Nicola Marini si è opposto. "La ragazza era consenziente", ha detto uno degli indagati ammettendo il rapporto sessuale".