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"Violenza su una minorenne". Parente finisce sotto inchiesta. Assolto: il fatto non sussiste

Sentenza lampo del gup Minerva, l’abbraccio fuori dall’aula dell’imputato con i suoi cari. La vicenda risale al 2021: indagini difensive e una perizia hanno aiutato a fare chiarezza.

di Laura Valdesi

Le esternazioni di una minorenne fatte a scuola gettano un’ombra sul comportamento di un suo parente. Un’opacità sulla quale deve essere fatta chiarezza e non si può certo soprassedere perché potrebbe celarsi, dietro quelle parole, un atteggiamento che il codice cristallizza come violenza sessuale. Un caso che rientra fra quei reati contro le persone più fragili a cui viene data la precedenza. L’inchiesta finisce alla task force di magistrati che si occupa del ’Codice rosso’. E’ il 2021. Servono due anni per chiudere il cerchio sulla vicenda che, vista la delicatezza ed il coinvolgimento di una minorenne, procede nel massimo riserbo. Si rende necessario cristallizzare il racconto della ragazzina in un incidente probatorio nel corso del quale viene sentita in modo protetto, lontano da riflettori e in un habitat, per così dire, ovattato. Il parente imputato, indagato anche per sua tutela per violenza sessuale, si affida attraverso l’avvocato Fausto Rugini dello studio Borrello ad una serie approfondita di indagini difensive. Poi il pm Nicola Marini decidere di chiedere una perizia sulla parte offesa dalla quale sarebbe emerso che non era in grado di rendere testimonianza, unitamente al fatto che il racconto dei fatti avrebbe presentato forti incongruenze.

La famiglia della minorenne non si è costituita parte civile. Non c’era nessuno avvocato infatti ieri nell’aula al primo piano del tribunale ma soltanto il legale Rugini con l’imputato. Il pm Marini ha chiesto l’assoluzione per l’uomo, le cui ragioni sono state rafforzate dal difensore. Non c’è stata alcuna violenza sessuale. Così ha sancito perché "il fatto non sussiste", poco più tardi il gup Chiara Minerva al termine di una breve camera di consiglio. L’inchiesta, corposa e condotta in silenzio, ha cancellato opacità ed ombre iniziali. Quando l’uomo è uscito dall’aula l’abbraccio con due persone care e gli occhi pieni di gioia.