In Italia una donna adulta su tre dichiara di aver subìto violenza almeno una volta nella vita. E se gli omicidi nel nostro Paese sono in calo da anni, i femminicidi continuano ad aumentare. Questi numeri ci hanno molto colpito quando, a scuola, abbiamo analizzato i dati elaborati dall’Istat sulla violenza sulle donne. L’occasione ci è stata fornita, lo scorso 25 novembre, dalla "Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne", istituita dall’Onu oltre 20 anni fa. Per celebrare la giornata, tutte le classi della nostra scuola si sono collegate in videoconferenza con altri Istituti della zona. Ogni classe ha mostrato i disegni e i lavori realizzati sul tema. Gli studenti della scuola media di San Quirico d’Orcia, nell’ora di arte, hanno fatto dei disegni ispirati al tema della violenza contro le donne, che poi sono stati esposti con un’installazione nel palazzo comunale, insieme a quelli delle altre classi. E’ stata l’occasione per riflettere su un fenomeno che come bambini e ragazzi ci riguarda in prima persona. Troppi bambini, anche molto piccoli, assistono ad atti di violenza sulle proprie madri, con il rischio - dati alla mano - di trasformarsi in adulti violenti. E l’epidemia di Covid di questi ultimi due anni, costringendoci a stare chiusi in casa, ha peggiorato le cose, rendendo anche più difficili le denunce. Navigando sul web abbiamo letto una dichiarazione del Presidente Sergio Mattarella, che ha accostato il tema della violenza a quello della presenza femminile nelle istituzioni e negli incarichi di responsabilità. "Sminuire il valore di una donna e non riconoscerne i meriti nella vita pubblica e privata - ha detto il Presidente Mattarella - rappresentano fattori in grado di alimentare un clima di violenza". Abbiamo quindi discusso sulle cosiddette “quote rosa”, di cui si parla tanto, riflettendo sugli ostacoli che possono incontrare le donne nel farsi strada nel lavoro, nella vita professionale e nella politica. Pochi giorni dopo, il 2 dicembre, si tenevano a scuola, come ogni anno, le elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale dei ragazzi. Le votazioni hanno coinvolto tutti gli studenti della secondaria di primo grado e le classi quinte della scuola primaria. I candidati erano 13, tutti delle classi terze, di cui 7 femmine e 6 maschi. Sono stati eletti il sindaco dei ragazzi e 8 consiglieri, in tutto 5 ragazze e 4 ragazzi. Ci siamo sentiti orgogliosi per questo risultato che, nel suo piccolo, ha rispettato per una volta la parità di genere. Le elezioni a scuola ci hanno fatto ripensare a quanto avevamo letto e discusso in classe qualche giorno prima, dandoci una speranza: che forse noi, che siamo le nuove generazioni, saremo capaci di capire la lezione meglio di quanto abbiano fatto finora gli adulti.
CronacaViolenza sulle donne, casi in aumento