
Quel bullo di un delfino (disegno di G. Ceccherini e. D. Ciacci Bologni)
Gli animali, è ormai noto, provano sensazioni ed emozioni simili a noi esseri umani. Ma cosa c’entra il bullismo con gli animali? Recenti studi da parte di alcuni biologi hanno rilevato che la violenza e il bullismo, nei confronti di altri membri del gruppo, sono fenomeni diffusi anche nel regno animale, in diverse specie.
Spesso, l’aggressione avviene pure in gruppo. Gli studiosi hanno osservato che questo comportamento, innato nella loro natura, può però derivare anche per l’annientamento del loro habitat naturale tale da provocare forte tensione e di conseguenza aggressività.
I delfini, meravigliosi mammiferi e tanto amati da adulti e bambini, mai si sarebbe pensato che potessero essere anche violenti e crudeli, tanto che perfino gli squali li temono. Per non parlare poi delle anatre: dietro il loro atteggiamento innocente e innocuo si celano talora dei veri e propri bulli; è proprio vero che l’apparenza inganna. Le manguste, simpatici animali esotici, hanno trovato una strategia per difendersi dai membri più aggressivi: l’isolamento del bullo/prepotente.
A molti bambini e ragazzi, ma anche agli adulti è successo di assistere a brutte cose, o magari di avere addirittura subito prepotenze e cattiverie da altri, come è emerso dall’indagine condotta da alcuni di noi. Non si tratta di situazioni normali e non bisogna ascoltare chi dice ’è sempre successo’: il bullismo è un problema serio e il fatto che in passato non se ne parlasse non lo giustifica affatto.
Anzi, è necessario riconoscerlo e combatterlo con tutti gli strumenti possibili! Il bullismo può assumere diverse forme: fisico, verbale e non ultimo quello online. Purtroppo il disagio di molti adolescenti può causare l’allontanamento dai valori sociali. Sempre più spesso le cronache registrano l’orizzonte di una società che fatica a dialogare, soprattutto in famiglia e nelle comunità; pertanto la cura è l’ascolto attivo dei genitori e il supporto dell’intera comunità.
Di fondamentale importanza è chiedere aiuto, e chiedere aiuto richiede coraggio. Così facendo si può risolvere il problema: l’unione fa la forza. Facciamo anche noi come le manguste: troviamo una soluzione al bullismo. Loro isolano il membro del gruppo aggressivo, noi possiamo affidarci alle nostre famiglie e ai nostri cari. L’importante è non girarsi dall’altra parte. Riappropriamoci di un’età che un tempo era spensierata e creativa e oggi si è trasformata in problema.