MICHELA PICCINI
Cronaca

"La mia vita in quarantena con sette figli"

Antonio Bove e la moglie Serena spiegano i segreti di una famiglia numerosa: "Spese al millimetro e turni in bagno per le videolezioni"

La super famiglia

Siena, 15 maggio 2020 - Problema: metti due genitori, un impiego pubblico in due comuni diversi, sette figli dagli 8 ai 19 anni, tutto in 85 metri di casa (in affitto) e l’emergenza coronavirus. Soluzione? "Spese al millimetro e turni per le video lezioni in bagno!" ci ride su Antonio Bove, residente a Siena dal 2013 anni dove ha conosciuto Serena, la moglie.

"Fino a tre mesi fa eravamo entrambi disoccupati. A marzo ho trovato lavoro a Sovicille come operatore di mensa scolastica. Mia moglie lo stesso, ma a San Quirico. Poi il blocco. Non eravamo preparati a questa situazione, ma si resiste, con qualche accorgimento e facendo squadra in famiglia".

Per fortuna lo spirito campano non ha buttato giù un capofamiglia dalle spalle larghe come Antonio che, dopo due mesi di stallo, ha ripreso a lavorare la scorsa settimana, seppur con un cambio di mansioni, vista la chiusura delle mense scolastiche.

«I ragazzi vanno seguiti, aiutati a fare i compiti. Abbiamo fatto richiesta alla scuola e ci hanno fornito tre portatili, gli altri usano il cellulare o il tablet. Per le lezioni si arrangiano un po’ tra le tre camere da letto, la cucina, il bagno, insomma, meglio che si può. Il pomeriggio è più complicato. Io stacco alle 14, vado a fare la spesa, e i più grandi fanno da baby sitter. Prima veniva una nostra amica di famiglia che ci aiutava con i bambini e li accompagnava a scuola, ora ci arrangiamo in due".

Ma non è solo una questione di tempo. "Avendo tutti a casa, inutile dirvi che i soldi non bastano mai. Non possiamo fare richiesta per il bonus baby sitter perché non rientriamo nei parametri Inps. Abbiamo risparmiato sul trasporto, ma c’è l’affitto, il cibo, le bollette. Stiamo aspettando il bando per l’alloggio. Manca lo spazio, abbiamo due triple, mentre Angelica sta in uno spazio molto piccolo, di 8 metri quadrati. Abbiamo fatto richiesta per il sovraffollamento, che è stato poi certificato". Quindi, al momento nessun sussidio. Bonus vacanze? "Niente - continua Antonio -. Avranno dato priorità a chi ha perso il lavoro, giustamente, ma non vi nego che ci farebbero comodo. Aspettiamo di poterci sistemare meglio. Per fortuna non manca l’affetto, con una famiglia così!"

Grande affetto dimostrato anche dalla Comunità neocatecumenale Santa Petronilla, di cui fa parte insieme all’amico Gennaro Imperato, padre di 6 figli di cui avevamo raccontato la storia sempre nel nostro giornale e che, dice oggi, "mi sento fortunato rispetto a tante altre famiglie numerose come la mia".

Gennaro lavora alla mensa dell’ospedale e non ha avuto bisogno di richiedere sussidi. "I miei figli lavorano tutti e aiutano con le spese, solo due vanno ancora a scuola. Non navighiamo nell’oro, ma ce la facciamo bene comunque, preferiamo lasciare i soldi a chi ha più bisogno. Nei momenti di difficoltà siamo sempre stati aiutati. In questi mesi abbiamo anche speso meno, oltre a riscoprire il piacere di stare tutti a tavola insieme. Tv spenta, da regola, e parlare tanto. Non chiediamo di più".