Laura Valdesi
Cronaca

Volontari in piazza San Pietro per il funerale di Francesco, quanta emozione. “In coda con stampelle e gesso. Preghiera per una bambina”

Il governatore della Misericordia di Chianciano: “In quattro a Roma per assistere la popolazione. Essere qui ha un doppio valore: aiutare il prossimo e dare l’ultimo saluto al Santo Padre”

I tre volontari della Misericordia con il governatore prima dell’apertura dei cancelli ieri all’alba

I tre volontari della Misericordia con il governatore prima dell’apertura dei cancelli ieri all’alba

Siena, 26 aprile 2025 – “Sì, saremo un servizio oggi dalle 6 fino alle 14 in piazza San Pietro. Cosa proviamo? Emozione. A noi, come volontari, piace sempre essere disponibili quando serve, se c’è un’alluvione per esempio. Chiaro che un evento come quello che si celebra stamani ha un doppio significato. Aiutare il prossimo, con la nostra presenza, dare poi l’ultimo saluto al Santo Padre”, dice Andrea Guidotti, governatore della Misericordia di Chianciano Terme. Che insieme ad altri tre volontari – Maria Gabriella, Lorenzo e Mattia – ha raggiunto la capitale mettendosi a disposizione della protezione civile.

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I tre volontari della Misericordia con il governatore prima dell’apertura dei cancelli ieri all’alba

“Siamo partiti alle 2 di venerdì da Chianciano per raggiungere, insieme alla colonna mobile nazionale delle Misericordie, alle 4.45, il punto di ritrovo fissato all’aeroporto di Centocelle a Roma. Da qui siamo stati poi trasferiti, a bordo di bus navetta, in piazza Cavour”, spiega Guidotti che ha appena terminato il turno svolto proprio all’imbocco del colonnato di San Pietro. “Non abbiamo esitato a dare la disponibilità – aggiunge –, come in altre occasioni. Ovvio che fa particolarmente piacere perché ci ispiriamo alle opere di misericordia e, in quanto cattolici, la morte del Papa ci tocca anche come fedeli”.

Quale è stato il vostro compito in piazza San Pietro?

“Formare un cordone compatto in modo da far scorrere senza ’fughe’ la fila delle persone. Abbiamo distribuito acqua, dato informazioni, aiutato disabili a passare. Tutto ciò che è supporto alla popolazione. E siamo stati per più di un’ora in un altro punto perché c’era una criticità”.

Le domande più frequenti dei fedeli?

“Quanto era lunga la fila e il tempo che avrebbero impiegato per accedere alla basilica. Davamo un’indicazione molto vaga, 3-4 ore”.

Chi andava a dare l’ultimo saluto a Papa Francesco?

“Tanti giovani ma anche numerosi anziani e disabili. Persino con le stampelle, una persona è venuta addirittura con la gamba ingessata, venendo dirottata ad un altro accesso. Persone di tutte le nazionalità, ovviamente gli italiani. Argentini, spagnoli, brasiliani con la bandiera del loro Paese al collo. Numerosi asiatici”.

Prossimo turno, dunque, per il funerale del Pontefice.

“Dormiremo al campo, ci siamo portati dietro anche le brandine sebbene ci abbiano detto che sono disponibili. In attesa di istruzioni sulla chat”.

Avevate mai incontrato il Papa?

“Subito dopo l’elezione partecipammo in piazza San Pietro al giubileo straordinario della Misericordia, poi eravamo venuti a quello recente del volontariato ma già il Papa stava male”.

Qualcuno, prima di partire, vi ha affidato un pensiero?

“La madre di una bambina in ospedale che seguiamo da tempo. Gli ho mandato la nostra foto, assicurando che le siamo vicini e pregheremo anche per lei. C’è un rapporto speciale con la piccola e la sua famiglia”.