PAOLA TOMASSONI
Cronaca

West Nile: sintomi, cause e cura. "Ecco perché non è paragonabile al Covid"

Il professor Mario Tumbarello spiega la nuova minaccia del virus portato dalle zanzare

Siena, 24 agosto 2022 - "Di virus in circolazione ce ne sono tanti, ma nessuno con l’impatto del Covid. E’ bene essere informati, ma non lasciarsi andare a inutili allarmismi". Smorza i toni il professor Mario Tumbarello, direttore Malattie infettive delle Scotte, di fronte all’ennesima minaccia sanitaria, il virus West Nile. E’ un virus trasmesso dalle zanzare, non esiste il contagio per contatto da uomo a uomo. Serbatoio dell’infezione, oltre agli esseri umani, possono essere diversi animali, ad esempio gli equini. "E’ un virus conosciuto da tempo, il primo caso si è osservato in Uganda (nella regione ad ovest del Nilo) più di una cinquantina di anni fa" precisa il professor Tumbarello.

Perché se ne parla tanto oggi?

"Perché ci sono focolai in diverse regioni italiane. Come già segnalato negli ultimi anni, essendo trasportato dalle zanzare, il virus da noi circola in estate: da giugno sono stati diagnosticati circa 230 casi in Italia, una settantina in Veneto, che insieme all’Emilia Romagna è la regione dove attualmente circola di più. In Toscana ci sono stati un paio di casi. Ma è solo la punta dell’iceberg".

Sono molti di più?

"L’80% degli infetti è asintomatico, il restante 20% manifesta qualche sintomo. Solo in questo caso ce ne accorgiamo".

Come si manifesta?

"Spesso con sintomi similinfluenzali, febbre, anche alta, artomialgie e stanchezza. In alcuni rari casi c’è interessamento del sistema nervoso centrale che può provocare una meningoencefalite, sono questi i casi più gravi. La diagnosi è fatta con specifici esami microbiologici sui casi più gravi che finiscono in ospedale".

Professore, si alza poi l’attenzione sul vaiolo delle scimmie.

"In Italia sono stati superati i 700 casi, il più in Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. Quasi tutti riguardano individui di sesso maschile, con età media di 37 anni. Al momento non è una malattia di massa, come lo è invece il Covid appunto; riguarda solo soggetti ad alto rischio. Proprio per bloccarne la diffusione sta partendo la vaccinazione anche in Toscana, dove le dosi arriveranno entro agosto. Inizialmente ne arriveranno, pochissime, ma le avremo anche alle Scotte".

Com’è la situazione Covid?

"Siamo in una fase tranquilla. In vista dell’autunno però occorre prudenza nel fare previsioni: questo virus ci ha sorpresi più volte. Il fatto che se ne parli sempre meno e che le restrizioni siano diminuite non vuol dire che sia tutto finito: il Covid c’è, circola e in autunno, tornando in ambienti chiusi, la situazione potrebbe cambiare. L’altro dato da monitorare attentamente è quello dei decessi; considerando tutto, purtroppo sono ancora tanti".