PINO DI BLASIO
Cronaca

"Whirlpool, il segreto è restare flessibili"

Valentina Trombetti è la nuova direttrice del polo senese "Fermati solo per i container. Il mercato vuole congelatori"

di Pino Di Blasio

Valentina Trombetti, ingegnere nata a Carrara 37 anni fa, laureata a Pisa e residente a Lucca, è passata dai gelati Unilever in Olanda e Algida a Napoli, ai congelatori della Whirlpool. Una scelta coerentemente ’fredda’. A febbraio ha preso il posto di Barbara Kargan da direttrice dello stabilimento di Siena, una delle realtà produttive più importanti della provincia. Barbara Kargan è salita di grado nella gerarchia della multinazionale, si occuperà di strategie. "Anche in passato Siena è stata un trampolino di lancio - esordisce la nuova direttrice - per tanti manager Whirlpool. Un posto che offre opportunità, ma io mi sento già a casa, perché è la prima volta che lavoro in Toscana".

La pandemia ha fatto la fortuna per i congelatori di Siena...

"Con i lockdown i beni legati alla casa sono diventati priorità nei consumi. Non solo i congelatori, tutti hanno beneficiato degli investimenti domestici. La produzione a Siena è passata da molto meno di 400mila pezzi ogni anno a oltre 500mila".

La chiusura delle fabbriche non ha frenato la produzione?

"Siamo ripartiti velocemente a causa dell’esplosione della domanda. Il trend in crescita degli ordini, gli oltre 80mila pezzi prodotti per il mercato del Nord America hanno dimostrato che la ricetta vincente per una fabbrica è la flessibilità e l’agilità per poter sfruttare tutte le occasioni dove si presentano".

Qual è il problema più urgente? Materie prime o costi dell’energia?

"La cosa più complicata è trovare i container per trasportare via nave i congelatori per il mercato americano. Sono difficili da reperire e hanno costi elevati, ma sono indispensabili. E’ stato quello che ha frenato di più la Whirlpool a Siena, costringendo a fermarci per giorni. Materie prime e costi energetici sono problemi che gestiamo nel miglior modo possibile. Cercando di non fermare la fabbrica".

Lo stabilimento senese ha circa 300 dipendenti fissi. Quali sono le promesse che pensa di fare al personale?

"Anche per le risorse umane bisogna saper cogliere il momento giusto. La parola d’ordine resta la flessibilità. Dovremo continuare ad essere bravi e pronti a rispondere a un mercato volatile e un po’ pazzo. Le situazioni macroeconomiche non sono affatto semplici, questo è un anno pieno di instabilità. Come Whirlpool Siena dovremo proseguire ed essere abili a surfare in mezzo a queste difficoltà. Trovare la soluzione, fermarsi e poi ripartire con più slancio".

Ha già incontrato i sindacati?

"Ho trovato una bella e proficua collaborazione con i dipendenti e i rappresentanti sindacali. Abbiamo un obiettivo comune, vogliamo che questa fabbrica giri al meglio".